AdessoBanca!, i modenesi firmano per il manifesto della Cisl e di First Cisl

AdessoBanca! ha catturato l’interesse dei modenesi. Un centinaio le adesioni al “manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro” elaborato dalla Cisl e da First Cisl. A darne notizia è il quotidiano online “Sassuolo 2000.it” con un servizio dal titolo “AdessoBanca! a Modena per manifesto Cisl tutela risparmio e lavoro”. L’obiettivo dichiarato dall’iniziativa è aprire la strada a una riforma socialmente utile del sistema bancario orientata alla ricostruzione di un rapporto di fiducia tra i risparmiatori, troppe volte traditi, e gli istituti di credito.

“Con AdessoBanca! – interviene il segretario di First Cisl Emilia Centrale, Leonello Boschiroli – chiediamo che i compensi dei top manager vengano vincolati, per una quota molto significativa, al raggiungimento di obiettivi di carattere sociale. Inoltre vogliamo che la gestione degli Npl (crediti deteriorati) venga affidata a società che coinvolgano direttamente il personale bancario e i soggetti economici e sociali interessati al rilancio dell’economia del territorio. È, poi, evidente che chi ha sbagliato deve pagare”.

Il manifesto della Cisl e di First Cisl, si legge su “Sassuolo2000.it”, intende restituire le banche ai cittadini, prevedendo, ad esempio, una rappresentanza minima obbligatoria dei dipendenti negli organi elettivi di controllo e la presenza di una componente a tutela di risparmiatori e lavoratori nelle funzioni aziendali di controllo; ancora, l’iniziativa punta a liberare i lavoratori dalle pressioni commerciali e fare educazione finanziaria per rendere i risparmiatori più consapevoli e informati.

“Abbiamo la necessità di ritrovare delle banche davvero a servizio di famiglie e imprese – prosegue Boschiroli –. Quante aziende modenesi, in questi anni, hanno chiuso perché, pur se solide, non avevano liquidità? Quante piccole imprese si sono salvate grazie al sacrificio dei lavoratori piuttosto che per l’intervento del sistema bancario? Questo a sottolineare come il credito sia un problema da affrontare con urgenza dentro un’idea globale di crescita del territorio. Le banche non possono più essere case da gioco, ascensori sociali per signorotti di paese o dispensatrici di favori agli amici. Il sistema del credito e della finanza si è involuto in una visione egoistica e predatoria, creando danno al territorio e alle comunità, come ha dimostrato la recente vicenda dei diamanti, nella quale sono coinvolti migliaia di risparmiatori modenesi che ancora non sanno se e come potranno recuperare i soldi investiti”.

Il segretario generale di First Cisl, Giulio Romani rilancia la proposta del reato di disastro bancario. “L’introduzione di questo tipo di reato è doverosa – dice Romani – ma certamente non basta se non restituiamo le banche ai cittadini, favorendone la partecipazione anche attraverso vantaggi fiscali per gli investimenti stabili nel capitale e la costituzione dei trust dei piccoli azionisti con lo scopo di esercitare il voto in base a obiettivi di carattere sociale, quali la tutela del territorio, dell’occupazione e del risparmio, le politiche creditizie per la piccola e media impresa o le politiche salariali responsabili”.