Accordo su aperture il sabato dopo braccio di ferro di 5 mesi in CheBanca!

“Colpisce che per garantire un’accettabile conciliazione tra vita lavorativa e vita privata dei lavoratori si sia dovuti passare attraverso un braccio di ferro durato cinque mesi, a ulteriore conferma della necessità di mettere mano al più presto a una riforma socialmente utile del sistema bancario”: è il commento di Riccardo Colombani, della segreteria nazionale di First Cisl, all’intesa sottoscritta in CheBanca!, società del Gruppo Mediobanca, in tema di orari di lavoro e di apertura degli sportelli al sabato, al termine di una trattativa complessa, che ha visto azienda e sindacato fronteggiarsi anche mediante disdette reciproche di precedenti accordi aziendali.

“Occorreva trovare una soluzione che si adattasse a tutta la rete – spiega Luigi Vaudo, responsabile di First Cisl in CheBanca! – poiché le filiali arrivate da Barclays a fine 2015 praticavano orari molto diversi rispetto a quelle già nel Gruppo, per le quali erano previste 20 aperture annue il sabato. Col nuovo accordo i dipendenti sono invece tenuti alla prestazione di lavoro obbligatoria per 11 sabato l’anno, cui se ne possono aggiungere 6 se non dovessero presentarsi volontari per le altre giornate di aperture. Per le presenze il sabato abbiamo ottenuto delle indennità migliori rispetto a quelle del contratto nazionale o, in alternativa, il riposo compensativo”.

“Dal lato sociale – aggiunge Vaudo -, abbiamo insistito per la tutela delle fasce più deboli, ottenendo l’esenzione assoluta, salvo volontarietà, dalla prestazione di sabato in caso di patologie gravi e di handicap”.