“E’ stata una brutta sorpresa anche per l’ufficio studi della First Cisl nazionale, una delle sigle sindacali più importanti del settore bancario”. Lo scrive “Tiscali news” nella sezione economia pubblicando un articolo dal titolo “Banche, 7 mila di posti di lavoro in meno al Sud”.
Il rapporto di First Cisl muove dai dati di Banca d’Italia relativi al numero degli esuberi nelle banche tra il 2009 e il 2017 , usciti volontariamente al Sud utilizzando lo strumento del Fondo di solidarietà nazionale. Nel Mezzogiorno “la maggiore flessione occupazionale rispetto alla media nazionale – prosegue il quotidiano on line -. Sono stati registrati il 12,4% di lavoratori in meno contro il 9,3% del dato Italia, pari a oltre 7 mila unità, pur avendo un numero di istituti di credito, sportelli e dipendenti ampiamente inferiore alle altre macro aree del Paese. “Se consideriamo che la disoccupazione giovanile al Sud e delle isole è oltre il 42%, l’avere bruciato più di 7 mila posti di lavoro negli sportelli meridionali assume i contorni del dramma sociale”, ha detto il segretario generale di First Cisl Giulio Romani.