AdessoBanca!, le proposte di First Cisl sul web magazine Città della Spezia

Un report di First Cisl certifica che la presenza degli sportelli bancari in provincia di La Spezia è tornata ai livelli di 30 anni fa. Riporta il dato il quotidiano online Città della Spezia con un articolo di Thomas De Luca dal titolo : “Banche, 5 filiali e 17 posti di lavoro persi in un anno”.

“Non si è salvata neppure la Liguria – dice il segretario generale di First Cisl, Giulio Romani -, martoriata dalla dissennata gestione di Carige e dalle conseguenti pressioni della Bce, ma anche dai riflessi del riassetto dei grandi gruppi, della crisi delle ex venete e delle difficoltà di Mps, bruciando occupazione e servizio al territorio. I numeri non ingannino: la contrazione degli occupati bancari alla Spezia sembra poca cosa se si considera che nelle banche italiane dalla crisi finanziaria a tutto il 2016 sono stati persi 30.809 posti di lavoro e gli accordi firmati dalla fine del 2016 a oggi ne faranno svanire altri 24mila in un triennio, ma ogni addetto in meno e ogni filiale chiusa sono ferite inferte al ruolo sociale della banca e alla sua capacità di servire il territorio. Adesso basta – rilancia Romani –  urge una riforma socialmente utile del sistema bancario, ed è quel che proponiamo con gli obiettivi del nostro manifesto AdessoBanca!, a cominciare dalle tre leve fondamentali per riavvicinare le banche ai bisogni delle economie locali: quella fiscale, per premiare gli investitori pazienti, quella della partecipazione alla governance, prevedendo figure di garanzia dei lavoratori e dei cittadini negli organi di controllo e di amministrazione, e quella del coinvolgimento attivo dell’azionariato diffuso, attraverso l’utilizzo del voting trust, che indirizzi la gestione verso obiettivi di carattere sociale, come la crescita dell’occupazione, la tutela del risparmio e il sostegno all’economia”.

“Si fanno meno politiche incentrate sul servizio e più politiche di mero bilancio – hanno fatto notare i dirigenti di First Cisl spezzini Anna Maria Fortunato e Gianfranco Palmero -. Questo è ovviamente deleterio per i clienti che non traggono alcun vantaggio. E’ giusto che ci sia un risparmio se operazioni come il semplice bonifico vengono svolte allo sportello automatico per liberare il lavoratore di determinate mansioni e consentirgli di fornire maggiore assistenza su pratiche complesse a un numero sostenibile di utenti”.

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