La chiusura delle filiali, la perdita dei posti di lavoro, l’addio ai territori con negative ricadute economiche. Su questi aspetti rivolge l’attenzione l’edizione odierna di La Spezia de “Il “Secolo XIX” pubblicando un articolo dal titolo “Credito in declino, calano sportelli e posti”.
L’analisi poggia sui numeri sciorinati da Anna Maria Fortunato, segretario provinciale di First Cisl nell’illustrazione di AdessoBanca!, “il manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro” della Cisl e di First Cisl: “da 1.048 addetti del 2007 siamo passati a 884 persone dell’ultimo anno (2017) con un taglio netto di 164 dipendenti nel giro due lustri dieci anni. In pratica è come se avesse chiuso una grande azienda. Il calo è progressivo e non si ferma – prosegue Fortunato -. Quest’anno, per esempio, sono stati persi 17 posti di lavoro e sono state chiuse cinque agenzie in città tra cui l’importante sede UniCredit di via Agretti e la Cassa di risparmio di Carrara in viale Italia, per fare alcuni esempi. Non solo: i piccoli centri della provincia iniziano a rimanere senza presidi bancari. Calice al Cornoviglio ha visto chiudere la sua unica filiale». A rimpinguare un poco i numeri – sottolinea il quotidiano ligure – c’è il conteggio allargato esteso ai dipendenti dell’Agenzia delle entrate che si occupano di riscossione tributi oltre a quelli di Spezia Risorse, partecipata del Comune. In tutto 64 addetti, un numero fermo da anni che porta il conto generale a 948. E anche così quota mille rimane un miraggio.