AdessoBanca!, il lancio dell’agenzia Ansa

“Banche: First Cisl, proposte da vigilanza a fisco ed Npl. Romani, chiediamo la restituzione delle banche ai cittadini”: è questo il titolo del lancio Ansa dedicato alla presentazione di AdessoBanca!, il manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro, verso una riforma socialmente utile del sistema bancario.

Di seguito il testo del lancio Ansa.

«Un manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro, verso una riforma socialmente utile del sistema bancario. Una proposta in sei punti, quella della First Cisl, illustrata in occasione del convegno AdessoBanca!. “Chiediamo la restituzione delle banche ai cittadini, per far sì che il capitale delle banche possa essere detenuto anche da piccoli azionisti con la possibilità di avere voce in capitolo nella gestione”. Lo ha detto il segretario generale della First Cisl, Giulio Romani, citando lo strumento del trust “che
consentirebbe al piccolo azionariato di avere voce nel capitolo di gestione delle banche”.

Sulle politiche fiscali poi il sindacato propone “un fisco meno pesante per chi mantiene investimenti a lungo e piu’ pesante per chi specula”. Per Romani serve anche un questionario Mifid “unico e vigilato, per la profilazione di rischio del cliente e per impedire le vendite forzate dei prodotti”.

Nella vigilanza interna delle banche “servono elementi di garanzia, con la presenza i dei rappresentanti dei lavoratori nei collegi sindacali e un garante pubblico di Mef e Bankitalia”, ha continuato il sindacalista.

Sulla gestione degli Npl, questi “devono essere gestiti con pazienza e non speculativamente, con una leva fiscale che dia la possibilità di costituire una società di gestione (sul modello di quanto fatto con a Sga di Banco di Napoli) per evitare che i
piccoli debitori vengano vessati, mentre i furbetti si condonano il debito”.

Riguardo alla retribuzione dei manager “servono tetto e limiti”, ma la First Cisl chiede anche “che un terzo della retribuzione sia indicizzata al raggiungimento di obiettivi di natura sociale come crescita occupazionale e sviluppo dei territori”.

Ultimo punto, razionalizzazione dei reati finanziari: “in un’unica legge che chiamiamo ‘disastro bancario’ “, ha concluso Romani.»