Carige, accordo responsabile su esuberi, vertici aprano a partecipazione

“Il sindacato e i lavoratori hanno fatto la loro parte, abbracciando la logica della solidarietà per salvaguardare l’occupazione e rilanciare la banca. Ora ci aspettiamo che i responsabili della crisi paghino per le loro responsabilità e che chi oggi è al vertice dia il buon esempio riducendo i propri compensi, ma è anche tempo che si riconosca lo straordinario contributo dei dipendenti aprendo a formule di partecipazione all’organizzazione aziendale”: è il commento di Vilma Marrone, della segreteria nazionale di First Cisl, alla firma dell’accordo sulle ricadute del piano industriale di Carige, che prevede 645 uscite.

“Il mandato delle assemblee dei lavoratori – aggiunge Alessandro Mutini, responsabile di First Cisl in Carige – è stato rispettato, dimostrando che il confronto responsabile è in grado di ottenere significativi risultati sociali, come la gestione totalmente volontaria delle uscite, la conferma delle previsioni del contratto integrativo, il contenimento degli impatti della mobilità territoriale e la miglior conciliazione dei tempi di vita e lavoro attraverso l’ampliamento del part time. Auspichiamo che i sacrifici dei lavoratori vengano accompagnati da una ripresa dei ricavi che sia capace di aprire prospettive occupazionali, rinnovando il ruolo di Carige nel sostegno all’economia e alle famiglie dei territori.”

L’accordo sulle uscite volontarie prevede l’accesso prioritario per chi aveva già dato la disponibilità all’esodo sulla base delle precedenti iniziative aziendali di cessazione incentivata dal servizio. All’interno delle 645 uscite, 490 sono per chi matura i requisiti pensionistici dall’inizio del 2021 alla fine del 2023, con accesso al fondo di solidarietà di settore scaglionato tra il 2018 e il 2019 (50 dall’1 luglio 2018, 100 dal primo gennaio 2019, 30 dall’1 luglio 2019 e 310 dall’1 dicembre 2019). Viene riconosciuta priorità di adesione per i lavoratori disabili, i lungo assenti e per chi assiste familiari portatori di handicap. Per il personale in servizio sono previste 9 giornate di solidarietà nel 2018, con corrispondente riduzione di stipendio, e altre 7 giornate annue nel 2019 e nel 2020.

A fronte delle esigenze di mobilità territoriale ipotizzate dal piano industriale (spostamenti temporanei da Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana verso la Liguria), individuate dalla banca in circa 30 posizioni, sono state pattuite forme di tutela economica e temporale.