Sempre meno banche ma più tecnologiche, la chiave per reggere la sfida

Il numero di gruppi bancari operanti in Italia continua a diminuire; lo attesta uno studio che indica anche un traguardo finale; 140 gruppi, dagli attuali 400. Sono meno ma più organizzate. E lo saranno sempre più. Almeno, questo è il tentativo per reggere la sfida con il futuro.

La riorganizzazione del sistema bancario italiano
Ieri il sito milanofinanza,it, in un articolo dal titolo “Banche italiane, consolidamento porterà a 140 gruppi”, ha dato notizia di uno studio del Fondo Monetario Internazionale. Secondo l’ultimo rapporto annuale sull’Italia il FMI ha stabilito che il processo di accorpamento in corso porterà una riduzione drastica dei gruppi bancari operanti. Rimarranno solo 140 gruppi bancari. Il motivo principale è la necessità di recuperare redditività.

Si riduce il numero non la capacità di stare sul mercato
Le banche si mettono insieme, per opportunità e spesso per necessità, ma si evolvono piuttosto rapidamente grazie alla tecnologia, utile ad offrire servizi migliori e più vicini alle aspettative dei clienti. La tecnologia – si legge in un articolo dal titolo “Banche e tecnologie avanzate, un rapporto complesso” pubblicato dal sito estwest.eu e firmato da Luigi Falasconi, è l’elemento chiave per migliorare l’operatività bancaria. Ai clienti è necessario permettere l’accesso a servizi innovativi come i sistemi di pagamenti, generando nuove efficienza nei rapporti con la pubblica amministrazione, ma allo stesso tempo ponendo nuove sfide sia ai mercati, ad esempio il trading ad alta velocità, sia ai sistemi di sicurezza nella lotta ai crimini informatici. Le banche impiegano risorse importanti che speriamo possano garantire risultati altrettanto importanti.