Bene richiamo a etica, ma chiediamo ad Abi più coraggio per vera innovazione

“Apprezziamo i riferimenti all’etica che hanno pervaso la relazione del presidente Patuelli e la sottolineatura di come l’ottimo rapporto con il sindacato abbia permesso di raggiungere soluzioni soddisfacenti nella gestione delle situazioni di crisi, ma appare poco coraggiosa un’impostazione che tende a deresponsabilizzare l’associazione sia sullo stimolo a innovare non solo i processi ma anche i prodotti e i servizi, sia sulla promozione di vere innovazioni in materia di controlli, come l’adozione di unico questionario Mifid vigilato da Consob o l’istituzione di compliance aziendali partecipate da tutti i portatori di interessi”: è il commento del segretario generale di First Cisl Giulio Romani alla relazione del presidente dell’Abi all’odierna Assemblea degli associati.

“Assumiamo la sottolineatura del presidente Patuelli sul fatto che la gestione degli esuberi avvenga ‘sempre in forme volontarie’ come la volontà di trovare analoghe soluzioni anche per i 726 lavoratori delle aziende rimaste escluse dal salvataggio delle due banche venete, impedendo che accada loro – aggiunge Romani -, quanto purtroppo già successo ai dipendenti in altre situazioni di difficoltà irrisolte negli ultimi anni, quali Hypo Alpe Adria o le società satellite di Banca delle Marche”.

“Molto bene le affermazioni di Patuelli e del Governatore Visco sulla necessità di gestione paziente degli npl che chiediamo venga colta anche come occasione per la rioccupazione dei lavoratori delle banche in crisi” conclude Romani.