Gianni Favero firma oggi per il Corriere del Veneto e Corriere di Verona un articolo dal titolo “Ma per la Cisl non ci sono alternative: <Subito la legge>. Esuberi si tratta da mercoledì”. Lo hanno dichiarato ieri Onofrio Rota, segretario Cisl Veneto e Giulio Romani, segretario generale di First Cisl in un incontro con la stampa durante il quale i due sindacalisti hanno sottolineato l’estrema urgenza dell’approvazione del decreto legge che domenica 25 giugno ha consentito il salvataggio di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.
Rota e Romani hanno sottoscritto una lettera-appello a tutte le Istituzioni interessate: Bce, Governo, Parlamento, Giunta e Consiglio Regionale: “Non fosse approvato il decreto – sottolinea Romani – 30 miliardi di finanziamenti dovrebbero rientrare con conseguenze immaginabili per la sopravvivenza di questo sistema produttivo”.
Piuttosto si può discutere come la Sga (la società che eredita le passività) vorrà gestire gli npl. Un realizzo rapido, cedendoli al primo fondo disponibile, non poterà a casa più dell’8%. Se si creasse una società per una loro gestione paziente e non speculativa in cinque anni si può recuperare il 40% magari facendo lavorare un po’ di dipendenti non assorbiti dal Gruppo Intesa.