Banche venete, la stampa del Nord Est sullo spettro di ulteriori esuberi

Oggi Corriere delle Alpi, Il Mattino di Padova, La Nuova Venezia, La Tribuna di Treviso, Il Messaggero Veneto pubblicano un interessante ed approfondito articolo di Nicola Brillo focalizzato sugli esuberi nati dalla liquidazione di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Due pagine intere dedicate ad un rischio gravissimo: “Lo spettro esuberi <Altri mille a rischio>”.

Oltre ai 3900 dipendenti in esubero già stabiliti ce ne sarebbero infatti altri rappresentati dalle società in vendita. Da qui la denuncia di First Cisl: “Colleghi dimenticati dall’opinione pubblica”, ha tuonato ieri a Mestre il segretario generale Giulio Romani che ha poi sottolineato: “Purtroppo sul punto non vedo la necessaria attenzione dell’opinione pubblica, come avviene per altri tipi di lavoratori”.

Per far fronte al problema il sindacato chiede che il maggior numero di questi dipendenti venga impiegato in un service appositamente creato per la gestione degli Npl veneti, costituendo sedi periferiche della Sga ad hoc. Romani ha indicato il valore che deriverebbe dalla gestione paziente degli Npl che in pochi anni consentirebbe un recupero medio del 40% delle sofferenze. In passato l gestione paziente ha consentito un recupero superiore al 90% dei crediti deteriorati del Banco di Napoli.

Cisl Veneto e First Cisl hanno sottoscritto un appello per l’immediata conversione in legge del decreto governativo grazie al quale il Gruppo Intesa di fatto ha salvato Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza: “Una follia contestare il provvedimento del governo”, ha ribadito Onofrio Rota di Cisl che ha chiesto al Parlamento di introdurre il reato di disastro bancario, procedibile di ufficio, senza bisogno di bancarotta: “L’azione di responsabilità si è dimostrata inefficace e i responsabili devono essere fermati prima che creino disastri sociali”.