Ampia eco sulla rete ai commenti di First Cisl alla relazione Patuelli

Ampia eco hanno ricevuto ieri sulla rete le dichiarazioni di Giulio Romani, segretario generale di First Cisl giunte al termine dell’assemblea annuale dell’Abi, tenuta a Roma. In particolare Romani ha indicato alcuni aspetti della relazione del presidente Antonio Patuelli: “Apprezziamo i riferimenti all’etica che hanno pervaso la relazione e la sottolineatura di come l’ottimo rapporto con il sindacato abbia permesso di raggiungere soluzioni soddisfacenti nella gestione delle situazioni di crisi, ma appare poco coraggiosa un’impostazione che tende a deresponsabilizzare l’associazione sia sullo stimolo a innovare non solo i processi ma anche i prodotti e i servizi, sia sulla promozione di vere innovazioni in materia di controlli, come l’adozione di unico questionario Mifid vigilato da Consob o l’istituzione di compliance aziendali partecipate da tutti i portatori di interessi”.

Tanti i siti che hanno lanciato il messaggio di Romani, da Milano Finanza con il titolo “Banche: First Cisl; bene Patuelli su etica, ma più coraggio” a Borsa Italiana con il titolo “ABI: ROMANI (FIRST), BENE RICHIAMI A ETICA, PIU’ CORAGGIO SU INNOVAZIONE” a Kairos con il titolo “Abi: Romani (First), bene richiami a etica, piu’ coraggio su innovazione”.

Altro tema affrontato da Romani nel commento alla relazione del presidente dell’Abi: “Bene la sottolineatura del presidente Patuelli sul fatto che la gestione degli esuberi avvenga ‘sempre in forme volontarie’ come la volontà di trovare analoghe soluzioni anche per i 726 lavoratori delle aziende rimaste escluse dal salvataggio delle due banche venete, impedendo che accada loro quanto purtroppo già successo ai dipendenti in altre situazioni di difficoltà irrisolte negli ultimi anni, quali Hypo Alpe Adria o le società satellite di Banca delle Marche”. “Molto bene – conclude la nota di Giulio Romani – le affermazioni di Patuelli e del Governatore Visco sulla necessità di gestione paziente degli npl che chiediamo venga colta anche come occasione per la rioccupazione dei lavoratori delle banche in crisi”.