Dal primo luglio 2018 i cento lavoratori di Prestitalia cambieranno contratto di lavoro e dal comparto del commercio passeranno a quello del credito. Quando il nuovo contratto troverà completa attuazione i dipendenti della società del Gruppo Ubi, specializzata nella “cessione del quinto”, avranno riconosciute le tabelle retributive senza alcuna penalizzazione. Anche riguardo le previsioni già contenute nel contratto nazionale per i casi di internalizzazione, come in questa occasione.
L’accordo per l’assorbimento effettivo dei dipendenti di Prestitalia nel contratto del credito è stato sottoscritto nei giorni scorsi ed ha un altissimo valore, se non nei numeri, dal punto di vista politico. Un segnale significativo, in un contesto generale tutt’altro che favorevole ai dipendenti bancari.
Oggi ne scrive Il Sole 24 Ore, in un articolo dal titolo “I cento di Prestitalia diventano bancari”, in cui si sottolinea la soddisfazione dei sindacati per l’accordo raggiunto: “Ora in Ubi non ci sono più lavoratori di serie b”, dichiara Riccardo Colombani della segreteria nazionale di First Cisl . “Si tratta di un precedente importante anche per quei gruppi bancari che applicano discipline di altri settori ai dipendenti delle società prodotto”. Anche in spregio alle disposizioni del contratto del credito.
Dunque, grazie al lavoro dei sindacati, i dipendenti di Prestitalia diventano bancari a tutti gli effetti. Un piccolo sorriso nel mezzo del pianto generale che caratterizza il settore in questo periodo storico, durante il quale vengono richiesti, spesso, solo pesanti sacrifici.