“Sembrava una trattativa impossibile, perché l’azienda aveva dichiarato un numero ingestibile di esuberi, invece siamo riusciti non solo a salvaguardare l’occupazione, ma anche a rilanciare la presenza sul territorio”: è il commento di Pier Luigi Ledda, della segreteria nazionale di First Cisl, in merito all’accordo sulla gestione di 131 esuberi in CheBanca! del Gruppo Mediobanca, firmato nella serata di ieri 26 maggio dopo due mesi di confronto e quasi venti incontri.
L’accordo prevede l’utilizzo del Fondo di solidarietà di settore per 5 anni, con ultima data di accesso l’1 gennaio 2020 e un incentivo di 4 mensilità. Utilizzabili sia l’opzione donna, con incentivo di 24 mesi, sia il riscatto laurea a carico dell’azienda secondo le previsione della legge di stabilità. Introdotto il part time come strumento di attenuazione delle ricadute occupazionali. In azienda vengono inoltre offerte 60 posizioni aperte per favorire la ricollocazione del personale. Per chi invece voglia intraprendere una diversa attività lavorativa è disponibile un incentivo all’uscita di 41 mesi sulla figura media e un servizio di 12 mesi di outplacement. Pattuite delle indennità per i lavoratori in mobilità territoriale.
“Per opera del sindacato – aggiunge Marco Berselli, che ha coordinato la trattativa per First Cisl – 7 filiali che l’azienda intendeva chiudere (Lodi, Pistoia, Ravenna, Sarzana, Sassari, Segrate e Roma Eschilo) non solo resteranno aperte, ma anzi verranno sviluppate, mentre in altre filiali siamo riusciti a depennare alcune figure dalle previsioni di esubero, il tutto a beneficio sia dell’occupazione, sia del servizio al territorio”.