“Le condizioni d’acquisto sono decisamente vantaggiose per gli azionisti, pertanto ci aspettiamo ricadute molto modeste sul personale e un investimento in nuova occupazione”: è il commento di Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, primo sindacato del settore finanziario italiano, all’annuncio dell’offerta da parte di Ubi per l’acquisto della Nuova Banca delle Marche, della Nuova Banca dell’Etruria e della Nuova Cassa di Risparmio di Chieti.
“Riteniamo – aggiunge Romani – che i 130 milioni già spesati dalle tre banche acquisite per i processi di riduzione degli organici non abbiano bisogno di rilevanti integrazioni, anche a fronte delle ulteriori razionalizzazioni ipotizzate, che dovranno comunque integrarsi con le linee concordate a fine anno con il sindacato in merito al piano industriale di Ubi, anche in materia di ricambio generazionale”.
“Auspichiamo – conclude Romani – che questa operazione, in definitiva a carico non solo di Ubi, bensì dell’intero sistema bancario, stante la previsione di una ricapitalizzazione per mezzo del Fondo Nazionale di Risoluzione, faccia da viatico alla ricerca di soluzioni socialmente sostenibili anche per le altre situazioni di criticità esistenti nel settore, a cominciare da Carife”.