Un Consiglio regionale per guardare al futuro. First Cisl Sicilia si prepara alla stagione congressuale andando incontro ad un momento gravido dei novità per il settore finanziario. I dirigenti cislini del settore delle banche, delle assicurazioni, delle riscossioni e delle authorities si sono riuniti venerdì 6 dicembre a Palermo approvando il regolamento per lo svolgimento del 3° Congresso regionale First Cisl Sicilia. L’incontro è stato altresì utile per fare un bilancio delle attività svolte nel corso dell’anno che, nella parte finale, ha visto proprio First Cisl tra gli attori della fusione, per incorporazione, della Banca Popolare Sant’Angelo in Banca Agricola Popolare di Ragusa. La trattativa si è chiusa lo scorso 6 novembre, siglando un buon accordo nella neocostituita Banca Agricola Popolare di Sicilia che oggi è un solido polo finanziario del sud Italia. Ma l’impegno di First Cisl Sicilia ha riguardato anche Irca, realtà regionale nella quale sono confluite Crias e Ircac, che ha recepito il Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore creditizio e finanziario.
Nel corso del Consiglio generale di Palermo sono stati riaffermati i punti programmatici sui quali è impegnata la federazione. Particolarmente articolato il dibattito, alimentato dai vari interventi dei dirigenti territoriali o dipartimentali che hanno fornito lo spaccato della realtà regionale nella quale sono quotidianamente impegnati.
I lavori sono stati aperti dalla relazione del segretario generale First Cisl Sicilia, Fabrizio Greco che ha esordito evidenziando come “negli ultimi decenni si è constatato come il processo di trasformazione bancaria sia stato veloce. Il Covid ha poi impresso un’accelerazione ai modelli di servizio elevando la competizione fra le imprese che ha determinato l’incremento delle pressioni commerciali cui sono sottoposti lavoratrici e lavoratori. A nostro avviso tale situazione sta mostrando i suoi limiti. Le gestioni devono guardare di più al personale attenuando gli effetti di dolorose riorganizzazioni che fanno costante ricorso al Fondo esodi. Atro aspetto da tenere in forte considerazione è il processo di revisione degli sportelli bancari, improntato ad una progressiva soppressione della rete fisica, che sta desertificando ampie aree del territorio nazionale”.
Fabrizio Greco ha proseguito evidenziando come “l’intelligenza artificiale rischia di esercitare una forte concorrenza nei confronti del capitale umano. Il processo digitale va gestito per prevenire gli impatti dell’AI sui dipendenti. L’evoluzione digitale e le nuove tecnologie, devono essere di supporto alle lavoratrici e ai lavoratori, non certo un alibi utilizzato dalle aziende per ridurre i costi del personale con conseguenti tagli occupazionali. Come First Cisl non siamo stati e non staremo fermi. A più riprese ci siamo espressi su questo tema rendendo pubblica la nostra posizione nel corso dell’audizione al Cnel sulle “Politiche industriali per l’Intelligenza Artificiale”. Il documento presentato abbraccia tutte le connessioni rilevanti nell’ambito del più ampio processo di digitalizzazione e trasformazione organizzativa delle banche e fa riferimento alle varie norme regolatrici del processo richiamando, altresì, ad un’attenta valutazione delle ricadute in ambito operativo. Quelle negative vanno contrastate ed eliminate (…). L’obiettivo negoziale del sindacato, anche a livello confederale, è garantire che, nell’epoca della transizione digitale, la “transizione professionale” sia governata e non abbia effetti perniciosi sul lavoro. In questo senso la “cabina di regia”, voluta dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali, ha la sua utilità perché è chiamata a vigilare sui tanti elementi della contrattazione di secondo livello che andranno ad incrociare il Ccnl”.
A tal proposito, nella sua relazione, Fabrizio Greco ha richiamato quanto espresso dal segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani per il quale “La cabina di regia dev’essere il luogo di contrattazione dinamica in grado di favorire il raggiungimento di intese che permettano l’evoluzione del settore ed al contempo assicurino tutte le tutele necessarie a lavoratrici e lavoratori”.
“Ma il cambiamento non dev’essere esclusivamente vissuto come una minaccia – ha rimarcato Fabrizio Greco – ma anche come un’opportunità sulla quale dobbiamo però incidere. Il Fondo Investimenti Nazionale nell’Economia Reale (FINER) può essere uno strumento utile per favorire la riconversione green delle imprese e consentirne la nascita di nuove. Un fondo, gestito da Cassa Depositi e Prestiti e in linea con i disposti del Pnrr in materia di partenariato pubblico-privato, capace di sostenere l’economia reale. Un fondo alimentato da una parte del risparmio privato protetto da una garanzia pubblica ed al quale riconoscere una remunerazione in linea con quella delle nuove emissioni di debito pubblico (…)”.
“Nel rispetto dell’azione di rappresentanza – ha ancora evidenziato Fabrizio Greco nella sua relazione – il sindacato è chiamato a fronteggiare gli effetti dei nuovi progetti industriali lavorando in squadra. Rischio di ripetermi: il cambiamento va gestito con forza e idee chiare attraverso la partecipazione e la contrattazione in ogni ambito (…). Con l’ultimo contratto abbiamo ottenuto indiscutibili risultati sul piano economico, normativo e del welfare. Ma la nuova stagione ci impone di essere vigili e capaci di proporre soluzioni che tengano al riparo lavoratrici e lavoratori da brutte sorprese. Ad esempio, uno degli effetti delle riorganizzazioni aziendali più visibili all’utenza, alle colleghe ed ai colleghi, è quello connesso alla desertificazione bancaria, tematica che come federazione sindacale da tempo monitoriamo. Secondo l’ultimo report della Fondazione Fiba, 360mila siciliani vivono in città senza banche. In un comune siciliano su tre non esiste uno sportello bancario con il risultato che in Sicilia si continua a sopprimere filiali e, chiudere da noi, non è come chiudere in altre parti d’Italia”.
“La nostra regione ha gravi carenze infrastrutturali che incidono sulla vita della clientela siciliana, costretta, in alcuni casi, a spostarsi addirittura in altri comuni per avere accesso ai servizi bancari. Servizi che, ribadisco, sono essenziali e irrinunciabili. Le banche non possono abdicare al loro ruolo costituzionale. Come First Cisl da tempo teniamo accesi i riflettori sulla problematica proponendo all’opinione pubblica le analisi della Fondazione Fiba e rilanciando la proposta di istituire un Osservatorio regionale sull’attività bancaria. Continueremo ad occuparcene spingendo la politica e le istituzioni a sposare questa causa che ha importanti risvolti sociali”.
Nel concludere la sua relazione il segretario generale Greco ha riepilogato la posizione programmatica di First Cisl Sicilia che privilegerà “il rafforzamento delle strutture a tutti i livelli, la formazione dei quadri sindacali e il rinnovamento del gruppo dirigente attraverso il coinvolgimento di donne e giovani. Per stare al passo con i tempi e nel rispetto dei nostri valori sindacali, dobbiamo avere il coraggio di rinnovarci. La realtà è estremamente complessa, servono nuove competenze. La formazione sarà cruciale per dare i dovuti strumenti a chi ha scelto di spendersi nel rappresentare colleghe e colleghi (…). Non andrà persa di vista la forza dell’identità e della squadra, lavorando insieme, confrontandoci sulle varie tematiche, proponendo idee e soluzioni, valorizzando pensieri e sensibilità differenti, facendo, della diversità e della divergenza di vedute, un momento di arricchimento collettivo. Ritengo che con questa consapevolezza sapremo essere utili alle nostre associate ed ai nostri associati. Tante sfide ci aspettano ma siamo pronti ad affrontarle”.