Gruppo Creval, cui prodest?

“Proprio mentre è in corso lo stato di agitazione a seguito dell’interruzione delle trattative a causa delle siderali distanze nel quantificare un premio aziendale commisurato agli sforzi profusi nel 2019 – sottolineano, in un comunicato, le Rappresentanze sindacali del Gruppo Creval – in maniera unilaterale e senza alcun confronto con le OO.SS., ha deciso di far erogare nello stipendio del corrente mese di luglio uno pseudo-sistema premiante come liberalità una tantum riconosciuta ad alcuni colleghi scelti in base a fumosi criteri di misurazione delle prestazioni scatenando un prevedibile putiferio sia nelle filiali che negli uffici centrali. Come OO.SS. non siamo certamente contrari a un sistema che incentivi il personale, anche attraverso riconoscimenti economici. Il tutto andrebbe però inserito in un quadro di regole certe, definite contrattualmente in via preventiva e comunicate al sindacato e ai lavoratori. Diversamente, quando questi riconoscimenti sono caratterizzati da scarsa trasparenza e totale discrezionalità, si ottiene l’effetto opposto: piuttosto che incentivare e motivare il personale si genera sconcerto e frustrazione, rabbia e demotivazione. …

… A fronte di un articolo in cui il nostro AD esaltava i risultati e la solidità del nostro Istituto bancario ci saremmo aspettati un comportamento coerente, attraverso il riconoscimento di un equo “vap” per tutti e poi, a seguire, dei premi legati in maniera più oggettiva alle prestazioni e alle responsabilità dei singoli lavoratori, come è nello spirito del sistema di valutazione annuale. Ciò che è invece avvenuto ha ottenuto l’effetto di scontentare quasi tutti, lasciando tantissimi colleghi con l’amaro in bocca. Sono quegli stessi colleghi che hanno dato sempre il massimo e hanno consentito alla Banca di traguardare i risultati del 2019 e di tenere dritta la barra nel difficile contesto dell’emergenza sanitaria. …

… Molto preoccupante e rivelatrice del pessimo clima aziendale sta diventando la “fuga” di numerosi colleghi verso altri lidi, proprio a causa della mancanza di fiducia nell’attuale management e nelle prospettive future del nostro gruppo. …

… Visto l’atteggiamento di chiusura da parte dell’Azienda – continua il comunicato – stiamo valutando attentamente l’avvio delle procedure per un confronto in ABI con il supporto delle Segreterie Nazionali. Cio’ in quanto riteniamo che l’Azienda non abbia rispettato i dettami sia dell’art 51 del CCNL – relativamente all’erogazione dell’ultima premialità che assomiglia molto ad un sistema incentivante camuffato e mai presentato alle OO.SS.- ma anche dell’art.48 considerato che con un bilancio 2019 chiuso in utile ancora non si è affrontato con la necessaria serietà il tema dell’erogazione di un premio ai dipendenti. A tutto ciò seguirà l’iter per l’avvio della procedura di raffreddamento che come da normativa darà poi la possibilità per un eventuale futura proclamazione di forme di sciopero, preceduto naturalmente da capillari assemblee sul territorio in cui riprenderemo tutti i temi caldi di questi mesi. …”

Comunicazione First Cisl Lombardia

All.:  comunicato sindacale