Battistini, il ricambio generazionale deve essere un’opportunità

L’editoriale di Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia, dal titolo “Il ricambio generazionale deve essere un’opportunità”.

“Il settore bancario, negli ultimi anni, ha registrato una significativa e progressiva riduzione dei livelli occupazionali.

Alla data del 31.12.2015 il settore (Abi e Bcc) occupava 302.721 addetti con 30.258 sportelli operativi, quattro anni dopo (31.12.2019) i dipendenti erano 281.813 (meno 20.908) e gli sportelli 24.311 (meno 5.947).

La Lombardia, prendendo a riferimento lo stesso periodo temporale, evidenzia un calo di oltre 6.800 bancari (da circa 75.800 a 69.000).

Complessivamente, dal 2010 al 2019 il settore ha perso oltre 44.500 lavoratori e chiuso oltre 9.300 sportelli.

I dati recenti, relativi al 30 settembre 2020 riferiti ai principali gruppi bancari italiani (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi, Banco Bpm e Mps), comparati con quelli al 30 settembre 2019, indicano un ulteriore calo di circa 5.000 addetti e oltre 600 sportelli in meno.

Questa tendenza si accompagna a un processo di concentrazione in pochi grandi gruppi bancari che ha determinato la scomparsa di molte aziende fortemente radicate al territorio, e a una profonda riorganizzazione degli istituti di credito.

L’incertezza determinata dalla crisi finanziaria ed economica iniziata nel 2007 e, successivamente, dalla pandemia, ha accelerato i processi di aggregazione, l’adozione di piani industriali fortemente orientati alla riduzione dei costi e di nuovi modelli organizzativi.

Gli effetti sono evidenti, come lo sono alcuni limiti insiti in questo processo di trasformazione: poche grandi aziende gestiscono il mercato del credito; il numero dei lavoratori è in continua diminuzione con un saldo netto occupazionale negativo; i modelli organizzativi sono rimasti verticali e verticistici; non vengono sperimentate nuove possibilità, con sistemi più orizzontali e aperti, inclusivi, in grado di valorizzare le competenze e l’intelligenza collettiva.

In questo contesto, il Sindacato ha ottenuto importanti risultati attraverso la negoziazione, con accordi che hanno favorito il ricambio generazionale, l’assunzione di migliaia di giovani, evitato licenziamenti nel settore e permesso di gestire la riduzione del personale con strumenti volontari e incentivati che non gravano sulla fiscalità generale, ma che vengono finanziati da imprese e lavoratori.

In banca entrano migliaia di ragazzi e ragazze con nuove competenze, nuove energie, tanta positività e voglia di mettersi in gioco. L’ambiente lavorativo deve favorire il loro inserimento e la loro crescita professionale, deve formarli lungo tutta la loro vita lavorativa, valorizzare le loro capacità, conoscenze e competenze, e inserirli in una rete di relazioni che li faccia sentire parte di una comunità di persone.

Il ricambio generazionale favorisce l’inserimento dei giovani ma comporta la perdita di professionalità e storie, vissuti, esperienze, cultura, un patrimonio che non deve assolutamente essere disperso ma che deve essere trasmesso dai più anziani ai più giovani, creando un ponte tra generazioni e culture, nel rispetto delle diversità e delle aspettative: la pensione per i più anziani, la crescita per i più giovani.

Le banche vendono prima fiducia, poi prodotti finanziari e servizi, e la fiducia cammina sulle gambe e nell’animo delle persone che, ogni giorno, ci mettono la faccia: i lavoratori e le lavoratrici”.

Comunicazione First Cisl Lombardia

Allegato:  editoriale