Intesa-Ubi, salvaguardare e valorizzare tutele occupazionali ed economia locale

“L’acquisizione di UBI da parte di Intesa Sanpaolo; è una operazione che ha come obiettivo dichiarato l’aumento dimensionale del Gruppo ISP per meglio competere sul mercato internazionale.

Una operazione – si legge nel comunicato sindacale delle Sgreterie nazionali, “Intesa SanPaolo – Ubi: fondamentale la salvaguardia e la valorizzazione delle tutele occupazionali e dell’economia locale” – che lascia intravedere anche scenari futuri in termini di acquisizioni/accorpamenti/fusioni nel settore del credito.

Le Organizzazioni Sindacali Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca/Uil e Unisin, pur non entrando nel merito dell’operazione, presidieranno attentamente sui livelli occupazionali e sulla tutela del risparmio delle/dei cittadine/i.

L’efficienza e la crescita aziendale non devono avvenire a discapito dei sistemi economici locali e delle tutele e dei diritti di lavoratrici/tori e tantomeno attraverso la chiusura di sportelli che portino a ricadute sull’occupazione”.

Sempre nella giornata di ieri, i coordinamenti First Cisl di Bper, Intesa e Ubi hanno unitariamente sottoscritto una nota in cui evidenziano:

“Negli ultimi giorni, dopo la chiusura dell’Opas di Intesa SanPaolo su Ubi, abbiamo letto comunicati che esaltavano i “valori di una storia” e altri che imputavano la scomparsa della banca ad “uno strenuo provincialismo gestionale”. Noi non vogliamo inoltrarci in ragionamenti che fanno parte di una storia, anche se gloriosa, e continuare a fare polemiche sterili, benché dobbiamo registrare che, purtroppo, anche “la fiducia ha avuto un prezzo”. Oggi, sentiamo il bisogno, come First Cisl, con queste poche righe, di tentare di tranquillizzare tutti i lavoratori, sia quelli provenienti da Ubi, sia quelli provenienti da Intesa, giustamente preoccupati nel lasciare una strada sicura e conosciuta, per imboccarne una nuova e ignota. Purtroppo spesso, per non dire sempre, i lavoratori sono spettatori di operazioni che
determinano convergenze d’interessi esclusivamente finanziari. Infatti dovremmo, prima possibile, rivedere le normative per garantire il tema della partecipazione dei dipendenti all’impresa, anche attraverso un cambio di normative sull’azionariato diffuso. Un tema, questo, che finora è rimasto materia di approfondimento culturale, ma che a nostro avviso costituisce un’opportunità preziosa per valorizzare il lavoro nell’attuale contesto economico e sociale. First Cisl, valorizzando tutte le esperienze, gli accordi e le professionalità presenti nelle due aziende, lavorerà per garantire le migliori tutele a tutti i lavoratori del Gruppo. Nel rispetto delle varie esperienze, dopo una discussione e una sintesi finale, svolgeremo il nostro ruolo con l’azienda al fine di ottenere il miglior accordo possibile. Il primo test lo avremo con la cessione delle filiali e, unitariamente con la nostra rappresentanza in Bper, lavoreremmo per trasferire, a tutti i colleghi ceduti, il massimo delle tutele già in capo ad ognuno di loro. Noi continueremo a rappresentare gli interessi dei nostri iscritti e tutti i lavoratori, non altri. Siamo fiduciosi che, anche con possibili momenti di tensione, riusciremo, come avvenuto in questi anni, a rappresentare tutto il personale nel modo migliore possibile. Nel frattempo, tutti i dirigenti sindacali di First Cisl dei tre gruppi, sono a disposizione di tutti i lavoratori”.

Comunicazione First Cisl Lombardia

All.:   comunicato Segreterie nazionali            nota First Cisl Bper/Intesa/Ubi