Mps, Colombani, inizia una nuova era, adesso più spazio al credito

Nominato il nuovo Cda. Colombani: lo Stato deve rimanere nel capitale e vanno eliminati i vincoli Ue. Con il surplus di patrimonio e le garanzie statali più finanziamenti all’economia

“Con l’insediamento del nuovo consiglio d’amministrazione per il Monte dei Paschi di Siena deve iniziare una nuova storia: la crisi degli ultimi anni va messa definitivamente dietro le spalle”. A dichiararlo è il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani commentando le decisioni dell’assemblea dei soci che si è svolta oggi, è quanto si legge sul sito nazionale First Cisl.

“La pandemia ha modificato lo scenario di fondo rendendo impraticabile l’uscita del Tesoro dal capitale prevista nel 2021. Restare nell’azionariato rappresenta per lo Stato un’opportunità per orientare il nuovo corso della banca – sostiene Colombani – Per un rilancio effettivo va messo al centro il capitale umano: la svolta è possibile solo investendo sulle persone e sulla loro professionalità”.

“È necessario che siano rimossi i vincoli imposti dalla Commissione Europea perché incoerenti con il nuovo contesto. Mps sta continuando a concedere credito con il freno a mano tirato. Anche nell’ultimo esercizio, infatti, i finanziamenti netti alla clientela per numero di dipendenti sono risultati inferiori a quelli dei competitor. Ci sono le condizioni per invertire la rotta, come dimostra l’elevato livello di patrimonializzazione, che beneficia anche dell’allentamento regolamentare deciso dalla Bce. Il surplus di patrimonio rispetto ai requisiti minimi (regime transitorio) del Cet1 Ratio, calcolato al termine del primo trimestre, è di circa 2,8 miliardi su un totale di 8. Una cifra che, insieme alle garanzie fornite dallo Stato, consentirebbe di attivare un flusso imponente di finanziamenti. È ora che la banca – conclude Colombani – esprima tutte le sue potenzialità: ne hanno bisogno sia i lavoratori, dopo tanti sacrifici, che l’economia del Paese”.