Primo Maggio, Furlan, è una giornata di impegno sociale per cambiare in meglio il paese

“Sarà un Primo Maggio davvero particolare quello che vivremo quest’anno. Non possiamo stare insieme facendo i cortei, le tante manifestazioni cui siamo abituati nella nostra vita di cittadini, di lavoratori ed anche di sindacalisti ovviamente. Ma sarà un Primo Maggio fortemente sentito e lo faremo attraverso gli strumenti tecnologici che fortunatamente possiamo utilizzare”.

E’ quanto ha sottolineato ieri, in un video messaggio sul canale you tube della Cisl, la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan.

“Vivremo un Primo Maggio – si legge ancora sul sito della Cisl – dove tutti assieme mettiamo innanzitutto la priorità del lavoro per far ripartire il Paese, di un lavoro in sicurezza per tutti gli uomini e le donne del lavoro.

Questo lavoro che ancora oggi vede tanti invisibili, tanti lavoratori in nero, sfruttati, privi di tutele, che non siamo riusciti ad estendere a tutto il mondo del lavoro”. Furlan aggiunge che “sarò un Primo Maggio che vogliamo rivolgere alla speranza per i giovani: sta a loro creare un futuro migliore dove il lavoro sia promotore di benessere, di uguaglianza ed ovviamente di giustizia sociale”.

E ai microfoni di Uno Mattina su Rai1 la leader della Cisl sottolinea la necessità di costruire “un grande patto sociale per far ripartire il Paese, di coesione e di una collaborazione virtuosa tra Governo e parti sociali per concordare un piano straordinario di investimenti pubblici, favorire la creazione di nuovi posti di lavoro, sostenere il reddito dei più deboli”. E per far ripartire il Paese occorre “sbloccare subito i 130 miliardi fermi per i cantieri, favorire una grande modernizzazione del Paese nel settore delle infrastrutture materiali ed immateriali, nella ricerca, nella formazione, nella istruzione, nel digitale, nella tutela dell’ambiente e dei beni culturali. Bisogna uscirne tutti insieme con una risposta collettiva per ripensare il lavoro, rimettere al centro la persona, la partecipazione, costruire una società più inclusiva e senza barriere, a partire dal regolarizzare il lavoro degli invisibili, tanti migranti, sfruttati dal capolarato e dalle mafie”, ha sottolineato ancora Furlan. “Abbiamo lavorato a lungo in queste settimane per mettere in sicurezza i lavoratori. Il paese in questo periodo ha riscoperto valori importanti come il valore sociale del lavoro, la solidarietà, il bisogno di stare e di fare insieme. Nessuno ce la può fare da solo” – ha concluso.

Comunicazione First Cisl Lombardia