Sospensione rate mutuo: NON E’ AUTOMATICA!

Sospensione rate mutuo: NON E’ AUTOMATICA!

Il Decreto 17 marzo 2020 – “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” – definisce i termini per la sospensione del pagamento delle rate di mutuo fino a un massimo di 18 mesi. La comunicazione, che spesso tende a semplificare i processi organizzativi e a utilizzare comodi slogan, ha indotto molte persone a ipotizzare che la sospensione delle rate fosse automatica o, comunque, garantita a tutti. Questa situazione rischia di alimentare aspettative in alcuni clienti e creare potenziali criticità nel rapporto con le filiali e i colleghi.

HANNO DIRITTO ALLA SOSPENSIONE

• lavoratori dipendenti a cui è stato sospeso il lavoro per almeno 30 giorni lavorativi consecutivi;

• lavoratori dipendenti a cui è stata applicata una riduzione di orario di lavoro per almeno 30 giorni lavorativi consecutivi corrispondenti ad una riduzione pari al 20% dell’orario complessivo;

• lavoratori autonomi, liberi professionisti, artigiani e ditte individuali che autocertifichino di aver perso più del 33% di fatturato dell’ultimo trimestre 2019, a causa dell’emergenza coronavirus. La perdita in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 o in un minor lasso di tempo;

in possesso dei seguenti requisiti:

• l’immobile oggetto del mutuo deve essere un’abitazione principale non di lusso (sono quindi escluse case appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9);

• l’importo erogato non può superare i 400.000 euro;

• le richieste avanzate dopo il 17 marzo 2020 e per i successivi 9 mesi non sono soggette alla dichiarazione ISEE.

Contrariamente a quanto riporta ancora il modulo di richiesta, dal 9 aprile la sospensione del pagamento delle rate di mutuo è ammessa anche per i mutui in ammortamento da meno di 1 anno

NON E’ NECESSARIO RECARSI PRESSO GLI SPORTELLI BANCARI!

BASTA UNA TELEFONATA ALLA FILIALE E SEGUIRE LE INDICAZIONI OPERATIVE CHE VERRANNO FORNITE!

DECRETO LIQUIDITA’ IMPRESE: servono indicazioni PRECISE

Il “Decreto Imprese”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 9 aprile, introduce agevolazioni sull’accesso al credito, soprattutto per piccole e medie imprese, ammortizzatori, proroga delle scadenze fiscali e altre novità. ABI ha diffuso una Circolare applicativa sulle misure del Decreto agli istituti di credito associati; sarà importante che si trovi un equilibrio tra l’impegno dei colleghi (che non deve assolutamente andare a scapito della salute), il rispetto degli aspetti burocratici, che vanno ridotti allo stretto necessario, e le esigenze delle imprese. Riteniamo che sia indispensabile chiarire gli aspetti operativi affinché i lavoratori possano essere messi quanto prima nelle condizioni di dare risposte puntuali e corrette alla clientela, e approntare tutti gli accorgimenti organizzativi per limitare l’accesso fisico alle filiali, in considerazione della situazione emergenziale, in particolare in Lombardia, e in alcune realtà territoriali ad altissima morbosità. L’anticipo del pagamento della Cassa Integrazione, la sospensione delle rate dei mutui, le novità introdotte dal Decreto Imprese, nonché l’attività “ordinaria”, andranno gestite nel rispetto del Protocollo Nazionale del 16 marzo “Misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario” e delle disposizioni aziendali, a tutela della salute pubblica, dei lavoratori e della clientela.

Milano, 10 aprile 2020      First Cisl Lombardia

Allegato. documento “Sospensione rate mutuo: NON E’ AUTOMATICA!”