Battistini, non vogliamo sottintendere, girare la testa o tacere. Mai

“Il dibattito politico e scientifico che ha caratterizzato, in particolare, l’ultima settimana, ha indotto molti ad approfondire, peraltro senza competenza specifica, aspetti legati alla medicina, la biologia e la virologia, e ad osservare con attenzione e preoccupazione le scelte del Governo e della Regione per contrastare la diffusione del virus.

Probabilmente – si legge in un documento a firma Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia –  diversi hanno criticato le misure adottate, chi per la limitatezza, chi per l’esatto opposto, l’eccessività.

Non sono un medico, men che meno uno scienziato, quindi non spetta a me dare una risposta certa e definitiva sull’adeguatezza delle Ordinanze emanate per tutelare la salute pubblica, in particolare dei più deboli e a rischio. Le persone anziane e quelle con patologie pregresse importanti (così, al momento, dicono le statistiche e gli specialisti).

L’auspicio è che le azioni messe in campo siano efficaci e permettano di superare velocemente una situazione che può determinare effetti importanti e negativi sia sulla salute dei cittadini, che sull’economia in generale, non solo italiana.

La Lombardia, pesantemente colpita, darà ancora una volta dimostrazione della sua resilienza e della sua forza, rialzandosi e ripartendo dopo questa breve tappa forzata, ma dovrà trarre tutti gli insegnamenti del caso, per rafforzare la coesione sociale al suo interno ed indirizzare le sue politiche per i prossimi anni.

In primis dovrebbe essere riconsiderato il ruolo della Politica, in senso lato, e il suo valore per l’amministrazione degli interessi e del bene pubblico, uscendo dai luoghi comuni e dalle mere strategie o tattiche volte a strappare qualche consenso a qualsiasi prezzo. Questo risultato sarà possibile non solo se ci sarà una diversa percezione dell’importanza delle scelte politiche per la vita delle persone, ma se chi rappresenta le istituzioni non farà continuamente prevalere gli interessi di parte e particolaristici, a quelli collettivi.

Sul fronte educativo, probabilmente, sarebbe opportuno rivalorizzare i “vecchi” corsi di Educazione civica – continua Battistini – che hanno arricchito di senso civico, istituzionale e sociale diverse generazioni, formando gli animi e le menti degli individui, ed introdurre lo studio e l’approfondimento di temi legati allo sviluppo sostenibile e all’ambiente. L’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) ci ricorda che nel 2019 l’inquinamento dell’aria è il più grande rischio in Europa, con effetti devastanti, oltre 400.000 morti l’anno.

Una diversa consapevolezza potrebbe creare le basi per un futuro migliore, che non si fondi solo su slogan, ma su comportamenti individuali e collettivi diversi e sostenibili, a tutela dell’ambiente e di noi stessi. Se tutti assumessimo questa prospettiva ed avessimo lo stesso timore collettivo che abbiamo per il “virus”, anche per le malattie legate all’inquinamento, quello si – da noi stessi determinato – la transizione verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile avverrebbe in tempi più rapidi, salverebbe decine di migliaia di vite umane e potrebbe favorire la riconversione industriale e professionale di molti lavoratori, con beneficio per tutti.

I temi della diversità in senso lato e dell’inclusione, le limitazioni specifiche introdotte per chi vive o lavora nella zona rossa – “subite” per chi vive nel nord Italia e vuole spostarsi, ma non gli è permesso (voli cancellati, limitazioni imposte da altri Paesi…), a fronte di una situazione legata alla tutela della salute pubblica e a un virus di cui nessuno è colpevole – dovrebbero farci riflettere sulle responsabilità troppo spesso attribuite ingiustificatamente ai “diversi” e agli “esclusi”, e alle scelte politiche conseguenti, spesso più determinate dalla pancia, che dalla testa e dal “cuore”.

In questi momenti è più semplice percepire il reale significato di parole e valori quali coesione, libertà, solidarietà, sicurezza, rispetto, dignità, fiducia, gratitudine ghettizzazione/emarginazione, paura, diffidenza. La maggior parte degli esseri umani ha una capacità infinita di dare per scontate le cose, compresa la libertà.

Cito Albert Camus “La metà della vita di un uomo è passata a sottintendere, a girare la testa e a tacere”. E noi non vogliamo sottintendere, girare la testa o tacere. Mai.

Inutile negare che preoccupano anche gli effetti sui mercati finanziari della paura e delle incertezze legate al contesto. In parte legate alla realizzazione dei profitti generati dalla crescita significativa avvenuta nell’ultimo anno dei mercati, anche in assenza di crescita dell’economia reale, in parte a logiche squisitamente speculative, in parte proprio alla paura. Motivazioni a parte, gli effetti sul credito, sull’economia, sul lavoro rischiano di essere pesanti.

Un ringraziamento di cuore a tutte le persone che si stanno impegnando per la gestione di questa situazione emergenziale – conclude Battistini –  dal personale medico e infermieristico, ai volontari, alle forze di pubblica sicurezza, ai tanti colleghi che stanno garantendo i servizi bancari, assicurativi e di riscossione all’utenza. Solidarietà e vicinanza ai tanti colleghi colpiti dal virus o costretti in quarantena”.

Comunicazione First Cisl Lombardia

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