Lanzoni First Cisl, oltre mille posti di lavoro persi a Milano e in Lombardia

Sono oltre 500 i lavoratori che, da inizio anno, hanno “volontariamente abbandonato” il posto di lavoro sulla piazza di Milano. Sono giovani o soggetti che, non avendo maturato i requisiti per acceder al Fondo di solidarietà, obtorto collo hanno dovuto intraprendere un percorso professionale alternativo a quello del credito. Incentivati ma senza un futuro immediato certo.

Se allarghiamo i numeri anche alle cessazioni avvenute tramite il Fondo esuberi, nell’intera Lombardia sono stati persi complessivamente più di 1.000 posti di lavoro.

“Un’ecatombe occupazionale”, dichiara Eros Lanzoni – Segretario generale First Cisl Milano Metropoli – ribadendo un’espressione recentemente usata dal Segretario generale Giulio Romani.

“La preoccupazione per la perdita di posti di lavoro – continua Lanzoni – deriva dal fatto che le aziende sono incapaci di riqualificare il loro personale e, soprattutto, non sono in grado di trovare nuove attività e nuovi servizi da offrire alla clientela. Non è vero che la tecnologia crei esuberi. Il rapporto con il cliente, specie quello di consulenza e, in funzione al particolare contesto economico lombardo, quello rivolto alle piccole imprese artigiane, non può essere esclusivamente demandato alle macchine. La relazione umana è alla base del rapporto banca/cliente. Grazie agli accordi sindacali, il ricorso al Fondo non comporta costi per la collettività – conclude Lanzoni – ma, come First Cisl, riteniamo la tenuta dei livelli occupazionali Banche, un fattore essenziale di dignità. Per le persone e per il Paese”.

Comunicazione First Cisl Lombardia