First Cisl sostiene “Break the Circle!”, la campagna Uni contro la violenza di genere digitale sul lavoro

La violenza di genere oggi passa sempre più anche attraverso strumenti digitali.
Per questo Uni Global Union, nell’ambito dei 16 Days of Activism against Gender-Based Violence, l’iniziativa contro la violenza lanciata in occasione del 25 novembre, quest’anno propone una campagna dal titolo “Break the Circle!”, dedicata alla Technology-Facilitated Gender-Based Violence (Tfgbv), una forma di violenza di genere che si verifica, secondo la definizione dell’Unfpa (Fondo delle nazioni unite per la popolazione), quando “la violenza è commessa, assistita, aggravata o amplificata attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Colpisce attraverso minacce online, stalking digitale, doxxing, abusi di immagini, deepfake, cyberbullismo e sorveglianza illecita (clicca qui per il glossario dettagliato Unfpa).

È un fenomeno che riguarda anche il mondo del lavoro.

Secondo l’indagine globale condotta da Uni su 430 lavoratrici e lavoratori dei settori rappresentati:

  • 16,3% ha subito violenza digitale al di fuori del lavoro;
  • 10,2% l’ha subita direttamente sul posto di lavoro;
  • Le principali fonti di molestie sono superiori, colleghi, clienti e utenti.

Le conseguenze? Stress, ansia, danni alla reputazione professionale, esclusione e difficoltà a partecipare pienamente alla vita lavorativa. Anche quando nasce fuori dal luogo di lavoro, la Tfgbv entra nel lavoro e lo condiziona.

La campagna “Break the Circle!” punta a:

  • rendere visibile un fenomeno in forte crescita,
  • rafforzare il ruolo dei sindacati nella prevenzione, protezione e contrattazione,
  • sostenere l’attuazione della Convenzione Ilo 190, che riconosce il diritto a un lavoro libero da violenza e molestie.

First Cisl aderisce con convinzione alla campagna: contrastare la violenza digitale è una battaglia per la dignità, la sicurezza e la libertà di chi lavora.

“Rompiamo il cerchio” delle molestie online, perché il lavoro deve essere un luogo sicuro per tutte e tutti.