Stop alle pressioni commerciali, in Europa banche e sindacati d’accordo

Negli ultimi mesi le notizie sull’emergenza e sui numeri del contagio da Covid-19, hanno monopolizzato la nostra attenzione, tanto da far passare inosservata la firma di una importante Dichiarazione congiunta tra UNI Europa Finance e i datori di lavoro del settore bancario europeo sulla fornitura di servizi finanziari affidabili e sostenibili.

Intitolata “Employment Aspects Of Providing Financial Services Including Guidance“, la dichiarazione è stata firmata congiuntamente dalle parti sociali del settore bancario europeo – UNI Europa Finance per i lavoratori, e dal Comitato bancario per gli affari sociali europei della Federazione bancaria europea (EBF BCESA), dall’European Savings and Retail Banking Group (ESBG) e dall’Associazione europea delle banche cooperative (EACB) per i datori di lavoro.

L’iniziativa intende gettare le basi per un approccio finanziario sostenibile, stigmatizzando le pratiche di pressioni commerciali sui lavoratori che tanto male hanno fatto al sistema.

Leggiamo sul sito Uni: “La vendita irresponsabile di prodotti finanziari da parte di banche intente a perseguire i propri obiettivi di performance ad ogni costo ha danneggiato il settore finanziario per molti anni ed è stata una delle prime cause della crisi finanziaria globale del 2008. Ciò ha portato al lancio della campagna ‘Sales vs Advice’ di UNI Finance per chiedere di porre fine alle crescenti pressioni esercitate sui dipendenti del settore finanziario affinché vendano prodotti indipendentemente dalle esigenze o dai desideri dei clienti, ed è culminata nella nostra “Carta modello sulla vendita responsabile dei prodotti finanziari”, pubblicata nel 2010 (vedi qui la Carta in ENFRDE & ES).

La campagna e lo statuto di UNI Finance sono stati utilizzati negli anni successivi come modello per raggiungere accordi sul tema in molte multinazionali del settore finanziario.  In Italia siamo andati ancora oltre, firmando un accordo nazionale di settore sulla vendita responsabile, poi inserito nell’ultimo Contratto nazionale, firmato nel dicembre 2019.

“Questa dichiarazione congiunta segna un’importante garanzia da parte dei datori di lavoro bancari europei di collaborare con i sindacati nel dialogo sociale per assicurare un ambiente di lavoro sano ai lavoratori del settore, aumentare la visibilità del ruolo cruciale che essi svolgono e rafforzare la fiducia del pubblico nel settore bancario”, ha dichiarato Michael Budolfsen, Presidente di UNI Europa Finance.

“La pressione sulle vendite è una questione importante che riguarda i lavoratori delle banche nel loro lavoro quotidiano, in cui sono spesso sottoposti a una cascata di pressioni e controlli crescenti per raggiungere gli obiettivi di performance. Si tratta di una pressione psicologica ed etica inaccettabile per i lavoratori e non sarà tollerata”, ha aggiunto Angelo Di Cristo, responsabile del dipartimento UNI Finance.

“Questa dichiarazione congiunta, firmata in una cerimonia virtuale alla presenza della Commissione Europea, mira a promuovere, attraverso la conformità normativa, la formazione, la sensibilizzazione e le condizioni di lavoro sane, un settore bancario etico e sostenibile che rispetti e investa nei propri dipendenti”, ha concluso Maureen Hick, Direttore Finanza di UNI Europa.

La cerimonia della firma, che si sarebbe dovuta svolgere presso il centro di formazione dell’ILO di Torino, si è svolta, come originariamente previsto, nella stessa data e ora, il 7 maggio alle 14.00, in un incontro virtuale testimoniato dalla foto.