Nella maggior parte dei paesi europei (occidentali) i sindacati, pur tra mille resistenze da parte delle associazioni datoriali, riescono a siglare accordi settoriali che tutelano il potere d’acquisto e introducono a volte interessanti normative su specifici temi contrattuali (formazione, welfare, primi accordi sull’intelligenza artificiale).
Di seguito, una panoramica degli accordi più recenti:
Austria
Il nuovo contratto collettivo del settore finanziario, firmato in primavera, prevede un aumento lineare del 3% degli stipendi, un aumento dei contributi previdenziali, degli assegni familiari e del reddito degli apprendisti. Anche le trattative per il contratto del settore assicurativo si sono concluse con successo, con un aumento salariale medio del 3,4%, un aumento del reddito degli apprendisti e degli assegni familiari nonché l’estensione alle unioni civili del congedo per assistenza (fino a sei mesi) e indennità di premorienza.
Danimarca
Il nuovo contratto collettivo triennale per il settore bancario porterà a un aumento salariale complessivo del 7,4%. Il contratto garantisce inoltre la partecipazione dei rappresentanti sindacali al processo di inserimento dei nuovi dipendenti, prevede la retribuzione piena per i dipendenti sottoposti a trattamenti di fertilità e aumenta i finanziamenti per lo sviluppo delle competenze. Il nuovo accordo migliora anche l’offerta di orari flessibili per conciliare vita lavorativa e vita privata, per chi ha responsabilità di assistenza familiare e per i lavoratori anziani che desiderano passare al part-time. Il nuovo contratto triennale per il settore assicurativo prevede un aumento salariale complessivo del 9%, modalità di lavoro più flessibili, opportunità di lavoro part-time per i lavoratori anziani, un aumento dei congedi di maternità, paternità e iniziative congiunte per promuovere il benessere sul lavoro.
Finlandia
Il nuovo contratto del settore assicurativo garantisce un aumento salariale complessivo del 7,8% in tre anni. L’accordo include per la prima volta disposizioni sull’intelligenza artificiale come materia di dialogo sociale, sottolineando, ai sensi della legge sulla cooperazione tra le parti sociali, gli obblighi dei datori di lavoro e il diritto dei sindacati di essere informati sulle applicazioni di intelligenza artificiale che potrebbero avere un impatto sull’occupazione e le condizioni di lavoro.
Grecia
Il nuovo contratto triennale del settore bancario, firmato a fine aprile, prevede un aumento salariale cumulativo a due cifre, superiore all’inflazione, un miglioramento degli assegni familiari, un aumento del congedo per trattamenti di fertilità e una riduzione del tasso di interesse sui mutui per la prima casa. Stabilisce inoltre un quadro di riferimento per l’intelligenza artificiale, il primo del suo genere in qualsiasi contratto collettivo settoriale greco. In base alle nuove disposizioni, i datori di lavoro dovranno garantire, attraverso il dialogo sociale con i sindacati, un’attuazione equa, trasparente e responsabile dei sistemi di intelligenza artificiale, il principio del “controllo umano”, la protezione dei dati e la formazione e l’aggiornamento professionale specifico per tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore bancario.
Irlanda
Un accordo storico sull’intelligenza artificiale è stato firmato lo scorso maggio con il gruppo Bank of Ireland, la prima iniziativa di questo tipo per il settore bancario irlandese. L’accordo prevede il pieno coinvolgimento del sindacato nel processo decisionale relativo al monitoraggio e alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro, garantendo un approccio trasparente e incentrato sull’uomo. Gli effetti derivanti dall’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale saranno negoziati attraverso procedure di contrattazione collettiva e la banca darà priorità alla formazione specifica e alla riqualificazione professionale.
Lussemburgo
Nel settore bancario il nuovo contratto prevede aumenti salariali mensili e un bonus una tantum oltre a un budget maggiore per la formazione collettiva e individuale. Anche i lavoratori del settore assicurativo beneficeranno di un bonus annuale e aumenti dello stipendio mensile. Inoltre, la formazione specifica sulla salute e sicurezza sul luogo di lavoro si concentrerà sulla prevenzione dei rischi psicosociali.
Romania
Svolta storica per il settore finanziario rumeno, con i 45.000 dipendenti bancari che sono ora coperti da un accordo di settore applicato a livello nazionale. L’accordo, reso possibile dalle riforme del diritto del lavoro rumeno del 2023, introdotte in linea con la direttiva Ue sul salario minimo, stabilisce un salario minimo, garantisce il pagamento degli straordinari e assicura una pausa pranzo regolamentata nell’orario di lavoro giornaliero. Si tratta di un accordo molto importante non solo nel settore bancario in Romania, ma in assoluto è il primo accordo settoriale nel Paese dal 2011, quando il sistema di contrattazione settoriale era stato smantellato dalla Troika all’indomani della crisi finanziaria.
Spagna
Il nuovo accordo per le banche private spagnole prevede un aumento salariale dell’11-13% nei prossimi tre anni. Il contratto collettivo delle casse di risparmio prevede un aumento salariale dell’11% e un pagamento una tantum di 1.000 euro. Entrambi gli accordi prevedono la conferma della garanzia chilometrica per i trasferimenti non volontari (massimo 50 km). Lo scorso aprile è stato siglato un accordo che completa la normativa contrattuale a tutela delle pari opportunità, piena inclusione e non discriminazione lungo tutta la vita professionale del lavoratore e della lavoratrice, dall’assunzione alla formazione ai percorsi professionali alle ferie.