Tra il 2009 e il 2022, il settore bancario italiano ha perso oltre 66 mila posti di lavoro (66,380 mila per la precisione). I dati, elaborati dalla Fondazione Fiba di First Cisl, mostrano una fotografia impietosa sullo stato dell’occupazione del comparto del credito nel nostro Paese. Il quadro è tanto più preoccupante se si considera che questi sono numeri al netto delle nuove assunzioni (circa 38 mila assunzioni): il ricambio generazionale, incentivato dal 2011 tramite il Fondo per l’occupazione, non è stato dunque a saldo zero, ma ampiamente negativo.
Come se non bastasse, la situazione sembra destinata a peggiorare ulteriormente, per effetto della desertificazione bancaria, fenomeno che va avanti da anni, e che rischia di provocare una nuova emorragia di posti. Secondo le stime del sindacato, le chiusure 2023, poco più di 800, rischiano di essere replicate anche quest’anno.
……….