“Grazie a una grande realtà come Poste Italiane per aver voluto ospitare il primo giorno della Festa della Partecipazione della Cisl e dare voce a lavoratrici e lavoratori che vogliono stare dentro il cambiamento e guidarlo da protagonisti”. Lo ha detto il leader della Cisl Luigi Sbarra intervenendo questa mattina alla Assemblea dei lavoratori di Poste Italiane al Centro di meccanizzazione di Fiumicino nel quadro delle iniziative sindacali della Cisl oggi e domani in tutta Italia per la Festa della Partecipazione.
“Iniziamo da Poste Italiane la più grande azienda pubblica del Paese ad introdurre con la contrattazione forme avanzate di partecipazione fino alla presenza dei rappresentanti dei lavoratori nel CdA. I tempi sono maturi per la partecipazione agli utili aziendali ed una una vera democrazia economica”, ha aggiunto Sbarra parlando ad una platea di 800 lavoratori. E toccando il tema delle privatizzazioni ha anche aggiunto: “Nessuna fuga in avanti sulla privatizzazione di quote di Poste Italiane e di altre aziende a capitale pubblico. Il Governo si confronti prima con il sindacato. Si contrasti piuttosto l’evasione fiscale e si chieda un contributo di solidarieta’ alle grandi multinazionali della logistica, dell’ energia, del digitale, della farmaceutica”.
Il segretario generale della Cisl ha poi ribadito che “Aumentare il coinvolgimento dei lavoratori nella governance delle aziende vuol dire organizzare le attività in maniera più dinamica, condivisa, flessibile, arginare le delocalizzazioni, frenare la pirateria industriale, più controllo nei cantieri, sui campi e nelle fabbriche”.
“Partecipare è la via di una comunità più unita, efficiente, capace di aumentare motivazione dei lavoratori e qualità delle produzioni, innescando stimoli alla ricerca, all’innovazione, alla formazione. Mettendo concretamente la persona al centro”, ha precisato Sbarra, sottolineando come la chiave per far funzionare il progetto sia “unire in un nuovo rapporto lavoro e capitale, l’azienda col territorio attraverso relazioni industriali innovative, libere, generative”. Per Sbarra “La via della partecipazione si percorre con il motore della contrattazione”.
“Ed è con questa impostazione che stasera incontreremo il governo portando avanti la nostra agenda nel passaggio cruciale verso la Legge di Bilancio. Questa responsabilità ci impone fermezza e sottrae gli alibi a chi vuole svilire ed estromettere il sindacato dalla sua funzione politica, economica e sociale. Al governo tra qualche ora chiederemo la stessa coerenza che garantiamo. Primo comandamento: ogni euro liberato dalla Nadef, insieme alle altre risorse, dovrà sostenere una Manovra espansiva, anticiclica, fondata sulla centralità del lavoro, sul riscatto delle fasce medie e popolari, in grado di imprimere una spinta importante agli investimenti pubblici e privati. Bisogna dar vita a un vero proprio “patto anti-inflazione” da stringere tra sindacato, imprese e governo. Bisogna confermare la riduzione del cuneo contributivo, restituire il fiscal drag, detassare le 13me in maniera proporzionata al reddito. C’è da azzerare il prelievo sui frutti della contrattazione di secondo livello e da sostenere i rinnovi dei contratti nazionali pubblici e privati, valorizzando le relazioni industriali. Chiederemo il rafforzamento delle politiche per la famiglia e dell’Assegno unico e non tagli, ma un forte investimento su sanità, scuola, istruzione, pubblico impiego. Valuteremo i contenuti partendo da queste priorità. E sapremo regolarci in funzione delle risposte che troveremo, pragmaticamente e senza fare sconti a nessuno”.
Per il segretario Sbarra “È giunto il momento di trasformare radicalmente il nostro modello di relazioni sociali. Insieme, e solo insieme, si esce in modo efficace e strutturale dalle emergenze nuove e dalle tare antiche del nostro Paese. Serve una profonda consapevolezza collettiva. Servono corresponsabilità e compartecipazione. Per quanto ci riguarda, è il momento di un’ulteriore spinta per raggiungere i nostri obiettivi entro la fine di novembre. Una campagna che ha già raggiunto l’obiettivo delle centomila firme. Voi siete la testimonianza viva della bontà della nostra proposta. La vostra testimonianza in questa fase vale molto per la famiglia della CISL. Dunque, avanti con coraggio, e ancora una volta, fino al traguardo!” ha concluso Sbarra.