Politiche Commerciali

Ciao!

E’ ormai prassi consolidata che l’avvicinarsi della fine dell’anno scateni impellenti necessità di “chiusura” dei budget assegnati.

Ora viene richiesto che l’ultimo trimestre – ottobre, novembre, dicembre – venga chiuso entro il 30 ottobre per poter pianificare con congruo anticipo l’attività commerciale del primo quarter  del 2020 che addirittura deve essere conclusa assolutamente entro il 31 dicembre 2019.

In alcuni casi , è stato minacciato che chi non consegnerà il risultato entro il 31  dicembre “non salirà sull’arca e la conseguenza potrebbe essere la chiusura dello sportello.”

Posto che parlare di Quarter significa parlare di tre mesi e ci auguriamo che in tal senso nessuno abbia da contestare tale affermazione, riteniamo che nel momento in cui si assegna un obiettivo in un determinato arco temporale, questo venga rispettato e che non si debba venire invece sollecitati a chiusure anticipate per anticiparne di successive.

Sembra un gioco di parole ma è quanto sta accadendo nella realtà dei fatti.

Ma perché questa foga e ansia di anticipare i tempi?

A quanto sembra, anche il progetto Aurora dovrebbe in qualche misura rappresentarne una giustificazione; si teme ci possano essere dei cosiddetti “buchi” che in qualche modo potrebbero pregiudicare e condizionare l’attività commerciale del prossimo anno.

E per quanto ci si possa sforzare di comprendere quanto sopra, tutto ciò non è giustificabile.

Consapevoli che è nostra cura avere focus sui budget assegnati, non possiamo dimenticare che la nostra attività deve avvenire sempre nel PIENO rispetto di tutte le normative e nell’ambito di una consulenza corretta.

Rimarchiamo oltremodo che siamo consapevoli che la nostra Banca è un’azienda commerciale e che necessita di margini operativi, ma non possiamo dimenticare che il tutto debba transitare inderogabilmente da una “sensata” struttura organizzativa, da strategie di marketing, piani di sviluppo, risorse disponibili, personale e competenze.

In nessun modo è accettabile e condivisibile che si venga sollecitati a produrre indipendentemente da norme, regole e responsabilità personali.

Se fosse vero che qualche Responsabile sostiene che il risultato commerciale può condizionare le valutazioni o il riconoscimento di premi, ribadiamo che il  CCNL stabilisce che i criteri di valutazione professionale devono  considerare le competenze professionali, i precedenti professionali, la padronanza del ruolo, le attitudini, le potenzialità e infine le prestazioni ( art.74 del CCNL).

Sottolineiamo che in nessun modo tollereremo modalità di sollecitazione alla vendita non adeguate e difformi da quanto previsto, sia che abbiano carattere verbale o comunicate per iscritto e che possano mettere in difficoltà i colleghi preposti alla consulenza.

Ricordiamo sempre la presenza della Commissione Politiche Commerciali e il canale Whistleblowing a vostra tutela.

Federica Trettene
FIRST/CISL
Segretaria Sas di Complesso Deutsche Bank Spa