NATALE 2018

Ciao!

Ti aspetti dalla Tua First il consueto messaggio di saluto e di augurio per Natale; e fai bene, perché questo lo è.

Un po’ inconsueto, invece, sarà il contenuto del messaggio, che è una sorta di piccolo bilancio dell’anno trascorso, e non solo di questo.

Abbiamo vissuto un “annus horribilis”, caratterizzato da tagli occupazionali, chiusure di sportelli e mobilità, non sempre gestita su basi volontarie.  Sono stati firmati importanti accordi collettivi, nella nostra banca, che hanno mitigato gli effetti negativi delle riorganizzazioni continue, senza però riuscire ad azzerarli e, soprattutto, senza riuscire a migliorare il clima aziendale,  che anzi si è ulteriormente deteriorato.

Viceversa, il clima delle relazioni interpersonali e sociali, sia tra noi First e te, sia tra noi rappresentanti First, non è mai stato scalfito dal contesto di difficoltà sopra descritto ed anzi ha certificato la nostra fortissima coesione interna e la fiducia reciproca che ci lega, anche affettivamente, l’uno all’altro. Questo ci aiuterà a gestire con fiducia e speranza il prossimo futuro, che si annuncia non meno impegnativo dell’anno trascorso. Come sempre, insieme ce la facciamo.

Io partirei da qui, per trarre un piccolo bilancio “sociale” (nel senso più profondo della parola). Non abbiamo vinto tutte le battaglie sindacali, ma abbiamo combattuto con coraggio e onestà, ottenendo molto; non però quelle cose che avremmo voluto di più, che corrispondono alla nostra visione del mondo e di una impresa bancaria che non sia solo un luogo di produzione e  di vendita, ma una “formazione sociale dove si svolge la personalità umana” (art. 2 Cost.) e la cui attività sia finalizzata, o meglio “indirizzata a fini sociali” (art. 41, comma 3 Cost…). Tuttavia abbiamo costruito insieme, in First Deutsche Bank, al nostro interno e coi nostri Iscritti, un sistema di relazioni personali e sociali basato sulla verità, sulla franchezza reciproca, sul confronto dialettico, sulla ricerca indiscussa del bene comune, sulla solidarietà, anche tra generazioni: non lasciando mai nessuno indietro e non ingannando né illudendo mai nessuno con promesse da marinaio. Abbiamo testimoniato, tutti insieme e ciascuno di noi, vicinanza silenziosa ed impegno per i Colleghi in difficoltà; invece non abbiamo mai promesso e assicurato a nessuno risultati, e questo, in una banca dove lo stress sui risultati commerciali è quotidiano motivo di avvelenamento dei rapporti umani, è stato da sempre il nostro carattere distintivo e premiante.

Credo sia questo il positivo “risultato di esercizio” che dobbiamo valorizzare nel nostro piccolo bilancio sociale. Esso ha a che fare con la domanda di senso che accompagna e, in molti casi, assilla ciascuno di noi nella quotidiana ricerca di risposte. Perché correre? Per cosa impegnarsi? Per quali obiettivi spendere il nostro ticket vita?

Per chi crede, la risposta è nel mistero del Natale, nel seguire la traccia di un Uomo che è nato per donare la propria vita per gli altri.

Per chi non crede, è magari nella ricerca di una propria posterita’ ideale, nel “lasciare una traccia” per chi verrà dopo di lui.

Per chi crede e per chi non crede, insomma, “lasciare una traccia” del proprio passaggio (individuale e collettivo) è il significato stesso della vita, è un modo per perpetuarsi negli altri, nella ricerca del bene comune.

A questo proposito, anch’io Vi lascio una traccia…un pensiero di Baden Powell.

Buon Natale e felice anno nuovo!

Lasciare una traccia

“Nel vostro passaggio in questo mondo, che ve ne accorgiate o no, chiunque voi siate e dovunque andiate, state lasciando dietro di voi una traccia.

Altri la noteranno e potranno seguirla. Può essere una traccia che li conduce al bene, ovvero può portarli fuori strada. Ciò dipende da voi.

Può darsi che la vostra traccia sia marcata sugli alberi, per renderla visibile a chi vi segue, o invece può darsi che lasciate inavvertitamente delle orme peraltro riconoscibili sulla sabbia.

In un caso come nell’altro, è bene ricordarsi che si lascia sempre qualche tipo di traccia; e quindi, volgendo i propri passi nella giusta direzione, potete indirizzare bene anche coloro che vi seguono.

La vostra traccia è segnata da azioni, dalle frasi che dite e dalle parole che scrivete. Le azioni sono pietre miliari stabilite in modo permanente; le frasi sono soltanto orme che il tempo può alterare o cancellare; le parole scritte sono tacche coscientemente lasciate sugli alberi.”

Domenico Iodice
Segretario Responsabile
FIRST CISL in Deutsche Bank Spa