Supervisione e certificazione Mifid II: attenzioni da tenere!

Torniamo ancora sul tema MiFID II perchè la Banca ha pubblicato, nel mese di novembre, i “Manuali di Certificazione di Conoscenza e Competenza” sia per l’U.O. Retail & Small Business, sia per l’U.O. Advisory, sia infine per Financial Advisors.

Si tratta di normativa che, dovendo applicare il Regolamento Intermediari Consob, determina in alcuni passaggi operativi importanti responsabilità a carico dei Lavoratori interessati… per cui (come sempre) preferiamo evidenziarli, A TUTELA DEI COLLEGHI.

 Il primo passaggio operativo. “Di default”, il soggetto cui la Banca attribuisce la responsabilità della supervisione è “IL RESPONSABILE DIRETTO DEL SUPERVISIONATO”. Quindi la pianta organica “IDENTIFICA” già di per sé chi deve avere le responsabilità “piena” della supervisione sulla attività di consulenza e della dazione di informazioni svolta dai sottoposti-supervisionati. Ciò non toglie che OCCORRA UNA COMUNICAZIONE SCRITTA E PREVENTIVA DA PARTE DELLA BANCA SIA AL SUPERVISIONATO SIA AL SUPERVISORE.
Finchè questa manca, non c’è alcuna responsabilità del supervisore.

Il secondo passaggio operativo. Il supervisore, IN CASO DI PROPRIA ASSENZA BREVE (PER ESEMPIO, PER FERIE PROGRAMMATE) non è affatto “automaticamente” sollevato dalle responsabilità di supervisione. Infatti, secondo il Manuale, egli stesso deve valutare “in base al livello di esperienza e conoscenza del supervisionato”,  SE NECESSARIO affidare ad altri la supervisione. E SE NON LO FA? Il Manuale NULLA DICE A RIGUARDO, ma sembrerebbe doversi desumere che, in assenza di iniziativa, EGLI RIMANE RESPONSABILE dell’attività del supervisionato. E dunque? PRUDENZA!!!
Come First, suggeriamo al Supervisore di EFFETTUARE SEMPRE LA SEGNALAZIONE DI TRASMISSIONE RESPONSABILITA’. A chi va fatta? Sempre secondo il Manuale, al RESPONSABILE DEL SUPERVISORE. Il quale, a sua volta, se privo dei requisiti, dovrà interessare il Settore Distribution Management e la Direzione HR.
LA SEGNALAZIONE DI TRASMISSIONE RESPONSABILITA’ E’ UN ATTO DI PRUDENZA OPERATIVA, che raccomandiamo con forza! Non farla, per “non creare problemi operativi”, significa solo una cosa: PRENDERSI LA RESPONSABILITA’ GIURIDICA PIENA DI UNA CONSULENZA (QUELLA SVOLTA DAL SUPERVISIONATO) CHE NON PUO’ ESSERE IN ALCUN MODO PRESIDIATA, CAUSA ASSENZA.

Il terzo passaggio operativo. E’ importante sapere DI COSA E’ RESPONSABILE il Supervisore, secondo la Banca. Egli “assume la responsabilità delle informazioni rese e della consulenza prestata dal soggetto supervisionato, ivi inclusa l’approvazione della dichiarazione di adeguatezza”. IN PRATICA, RISPETTO ALLE RESPONSABILITA’ CIVILI VERSO TERZI E A QUELLE DISCIPLINARI, E’ COME SE IL SUPERVISORE SVOLGESSE DIRETTAMENTE LA CONSULENZA! L’Attività più delicata di tutte secondo la normativa MiFID II, OVVERO LA “APPROVAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DI ADEGUATEZZA”, è infatti INCLUSA nel profilo di responsabilità PERSONALE del Supervisore. Sia che egli sia presente in servizio, sia che non lo sia…  IL MANUALE A RIGUARDO NON DICE COME VADA SVOLTA PRUDENTEMENTE tale attività di supervisione, limitandosi a RASSICURARE che “non è necessario che l’attività di supervisione sia svolta in affiancamento costante al soggetto sottoposto a supervisione” e aggiungendo che “non è richiesta una verifica ex ante”.
MA ALLORA? COME FA IL RESPONSABILE  AD ESERCITARE LA RESPONSABILITA’ DELLE INFORMAZIONI RESE E DELLA CONSULENZA PRESTATA DA ALTRI? NON E’ CHE IN FONDO IL MANUALE OPERI SOLO UN TRASFERIMENTO DI RESPONSABILITA’ ALLA PERSONA, SENZA INDIVIDUARNE OGGETTO E LIMITI?  Il sospetto, in franchezza, ci viene: il Manuale dice che “le modalità di supervisione devono essere graduate tenendo conto delle qualifiche e dell’esperienza”, e fa alcuni ESEMPI di monitoraggio.
MA, SE SONO SOLO ESEMPI, ESSI NON ESAURISCONO GLI ADEMPIMENTI NECESSARI A PRECISARE I CONFINI DELLE RESPONSABILITA’ PERSONALI DEL SUPERVISORE. E TALI CONFINI RISCHIANO DI ESSERE DEFINITI SOLO EX POST, quando la frittata è fatta è si tratta di individuare le persone cui comminare SANZIONI DISCIPLINARI.

ECCO PERCHE’, in conclusione e in definitiva. RACCOMANDIAMO LA MASSIMA PRUDENZA OPERATIVA.

Operare con coscienza e responsabilità non significa “creare problemi alla banca”, significa, invece, PREVENIRLI.

Un caro saluto.

28 novembre 2018

Domenico Iodice
Segretario Responsabile
FIRST CISL in Deutsche Bank Spa