Comunicazione del Segretario Responsabile FIRST/CISL circa le recenti notizie apparse sulla stampa riguardo al Gruppo Deutsche Bank

Ciao,

mi riferisco alla notizia apparsa su molti giornali, anche autorevoli, relativamente ai “licenziamenti” nel nostro Gruppo.

Che la nostra Azienda e il nostro Gruppo stiano vivendo un periodo a dir poco complesso, difficile e preoccupante è noto a tutti noi così come sono note le responsabilità dei vertici a livello globale.

E a supporto di ciò ci sono anche i recenti cambi di strategia con le sostituzioni ai vertici che stanno a dimostrare che quanto il Sindacato ha detto da tempo e continua a dire….corrisponde al vero.

Sono anni che come Sindacato denunciamo la discutibilità di certe strategie e lo stato di tensione che si vive sui posti di lavoro, senza dimenticare le pesanti (e a volte illecite) pressioni a cui certi “capi e capetti” sottopongono i colleghi.

E ti confermiamo che da parte nostra vengono quasi quotidianamente denunciati tali comportamenti ei n più di un caso gli autori di tali “comportamenti” sono stati richiamati e diffidati.

Venendo alla specifica notizia, il piano di tagli occupazionali di cui si legge è di fatto un “continuum” del gigantesco piano di ristrutturazione che sta investendo il Gruppo e che è figlio di quelle scelte strategiche (che noi possiamo contestare….e lo facciamo) ma che purtroppo non possiamo certamente impedire.

Quello che la Legge e i Contratti consentono è definire le ricadute di queste scelte con accordi sindacali con i quali si difendono i posti di lavoro di coloro che altrimenti rischierebbero potenzialmente i licenziamenti, attraverso l’accompagnamento in prepensionamento dei colleghi vicini all’età pensionabile.

Ricordo infatti che dal 1991 esiste una Legge italiana, la 223, che consente alle aziende di ricorrere ai licenziamenti collettivi e che, solo grazie alle norme dei Contratti del nostro Settore, tali drammatici eventi di fatto vengono scongiurati.

In Italia infatti, proprio grazie a quei Contratti ed agli Accordi che sottoscriviamo nelle Aziende, le migliaia e migliaia di “esuberi” dichiarati dalle Banche vengono gestite  IMPEDENDO I LICENZIAMENTI COLLETTIVI, purtroppo consentiti invece in altri Paesi.

Un esempio è anche quello che siamo riusciti a fare un mese fa sottoscrivendo l’Accordo che, di fronte alle chiusure degli Sportelli e alla dichiarazione aziendale di 222 esuberi, ha IMPEDITO ogni tipo di licenziamento con l’uscita VOLONTARIA dei colleghi vicini alla pensione.

Questo va tenuto conto quando si leggono sui giornali le notizie di licenziamenti a livello mondo perché, se negli altri Paesi purtroppo non esistono norme che possano impedire i licenziamenti, in Italia e nel nostro Settore in particolare…questo non può avvenire e quindi quando si parla di licenziamenti si sta usando un concetto sbagliato e inappropriato,

Questo ovviamente non cancella le nostre preoccupazioni di cui ho parlato prima (e le nostre fortissime critiche nei confronti delle strategie).

E in tal senso, stiamo scrivendo alla Direzione del personale della DB Italia per chiedere un incontro urgente al fine di confrontarci su tutti quelli che potrebbero essere in Italia gli eventuali ulteriori riverberi dei piani di tagli occupazionali riportati sui giornali.

25 maggio 2018

Maurizio Gemelli
Segretario Responsabile
FIRST CISL Gruppo DB Italia