Vertenza sulle condizioni contrattuali sui conti del Personale

Iniziativa sindacale sull’addebito “una tantum” dei conti correnti del personale

Sulla nota questione dell’addebito “una tantum” di euro 24,32 lo scorso 18 settembre, l’Azienda ci ha risposto dichiarandosi indisponibile a rivedere la propria posizione, pur manifestandosi, sotto altro profilo, aperta a una negoziazione più generale sulle condizioni riservate al personale. Il punto in questione, a nostro avviso significativo, è il seguente: “ Nel rinnovare, ad ogni modo, la disponibilità della scrivente Azienda al confronto costante con codeste spettabili OO.SS. sul tema delle condizioni di miglior favore pur unilateralmente applicate dalla Banca sui conti e per i prodotti e servizi bancari riservati al personale in servizio ed in quiescenza, sotto altro profilo confermiamo di non ravvisare la sussistenza di idonee motivazioni atte a giustificare l’esclusione dei conti 05 dalla manovra aziendale sopra richiamata”. Da una parte, recepiamo con favore tale apertura negoziale, la cui portata verificheremo in occasione del futuro rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale. D’altra parte, non possiamo non evidenziare che, nel merito dell’addebito (già avvenuto), è ora tecnicamente possibile opporsi alla decisione aziendale.

Per far ciò, come Sindacato abbiamo vagliato le soluzioni vertenziali più idonee, allo scopo di fornire, ai numerosi Iscritti che ci hanno fatto espressa richiesta, un feed-back puntuale. Sembra ragionevole, in termini di comparazione tra costi e benefici, un percorso che preveda, in prima battuta, un “reclamo interno” all’Azienda. In caso di risposta negativa da parte dell’Ufficio Reclami, o in caso di mancata risposta entro i 30 giorni successivi, è infatti possibile a quel punto presentare “ricorso all’ABF” (Arbitro Bancario Finanziario), con modulistica semplice e costi di procedura molto contenuti (20 euro, restituiti al ricorrente in caso di esito positivo dell’arbitrato).

I Dirigenti sindacali della First Cisl presenteranno il reclamo interno e, dopo il termine di 30 giorni, anche il ricorso all’Arbitro.

Se, come auspichiamo, questa iniziativa avrà successo, confidiamo che i suoi effetti si potranno estendere anche a tutti coloro che avranno fatto o faranno il “reclamo interno” (a meno che l’Azienda non decida, a quel punto, di riconoscere lo storno a tutti i correntisti, di propria iniziativa). Insieme alle altre Sigle sindacali che promuovono insieme a noi l’iniziativa, stiamo per avviare alcune vertenze-pilota, che auspichiamo possano produrre effetti positivi per tutti. Nel frattempo, puoi eventualmente decidere di fare altrettanto (reclamo+ricorso); puoi valutare anche di fare soltanto il “reclamo interno”, che desidereremmo venisse “canalizzato” all’Azienda tramite nostro. Il che significa, in pratica, che nel modulo di reclamo ci “deleghi” a rappresentarti nei confronti dell’Azienda, mediante un unico intervento (rispetto a una questione, che in effetti rimane unica, per quanto “moltiplicabile” per il numero di conti correnti “05”). Infine, puoi valutare di non fare nulla, in attesa degli esiti della nostra iniziativa: in caso di esito positivo, l’arbitrato (che è comunque “individuale”) non sarebbe automaticamente applicabile a tutti (ma ragionevolmente l’Azienda difficilmente ignorerebbe a nostro avviso un arbitrato a sé sfavorevole).

Nel “comunicato unitario”, qui allegato, troverai le istruzioni operative per l’inoltro di un eventuale reclamo tramite nostro.

Comunicato unitario
Modulo reclamo