Le delegazioni fanno il punto su formazione, sostenibilità, nuovo orario di lavoro e flessibilità
Prima della pausa estiva, il 24 e 25 luglio scorsi, First Cisl e le altre organizzazioni sindacali hanno incontrato Cassa Centrale Banca, in una “due giorni” che ha affrontato argomenti come la formazione, la sostenibilità, il nuovo orario di lavoro e la flessibilità.
Negli incontri, la capogruppo ha presentato i dati relativi alla formazione, erogata e fruita tra il 2024 e questi primi mesi del 2025, al “Performance Management”, che al momento vede coinvolte circa 11 tra banche e aziende del gruppo ed è oggetto di una valutazione affinché si possa ampliare la platea degli interessati; e al progetto “Fit4Future”, avviato nel 2024 e in corso di completamento, atto alla creazione dei manager cooperativi di domani.
I sindacati hanno evidenziato come la formazione, affinché rappresenti un reale momento di crescita individuale e professionale, necessiti di alcune analisi e riflessioni riguardo a specifici aspetti:
- formazione on-line: nel 2023, l’84% della formazione è stata erogata online mentre solo il 16% in presenza;
- i corsi obbligatori vengono messi a disposizione nella seconda parte dell’anno tanto che, per portarli a termine, taluni colleghi utilizzano il proprio tempo libero, il week end, la pausa pranzo o la sera dopo il lavoro, mancando così anche un elemento fondamentale quale la concentrazione necessaria ad un apprendimento efficace;
- talvolta manca ancora “l’ambiente protetto”, seppur inserito a livello contrattuale e auspicato da parte sindacale per rendere efficace l’impegno delle lavoratrici e lavoratori;
- la necessità di una maggiore personalizzazione della formazione, che non deve essere vista come un contenitore da riempire di ore per assolvere ad un dovere contrattuale, quanto momento di reale sviluppo professionale e personale.
First Cisl, assieme alle altre organizzazioni, ha poi avanzato proposte e suggerimenti per trasformare la visione del “momento formativo”: non più un onere ma un’opportunità di sviluppo, con un approccio più strutturato, collaborativo e attento alle reali esigenze delle lavoratrici dei lavoratori e alla qualità dei percorsi offerti.
Il 25 luglio il tavolo si è aperto sul tema della sostenibilità, uno dei tre elementi Esg (Environmental, social, and governance), al fine di permettere al sindacato di fornire il proprio contributo nella redazione della “Rendicontazione consolidata di sostenibilità” per il 2025 che, ricordiamo, sostituisce la “Dichiarazione non finanziaria” prevista dal 2016.
Il confronto è proseguito con un aggiornamento sulla flessibilità oraria e sul nuovo orario di lavoro che decorre dal 1° luglio 2025: la durata della settimana lavorativa, infatti, è stata modificata dall’ultimo rinnovo contrattuale con il passaggio da 37,5 ore a 37. Secondo quanto riportato dalla capogruppo, quasi 1 banca su 5 ha optato per la chiusura degli sportelli il venerdì pomeriggio; prevalentemente le banche e le aziende si sono orientate ad anticipare di mezz’ora l’uscita il venerdì pomeriggio, in un solo caso il giovedì. Spiace constatare che, in alcuni casi, è mancato il dialogo con le rappresentanze aziendali, considerando l’accordo tra il Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca e le organizzazioni sindacali, siglato il 26 febbraio 2025, come esaustivo del confronto.
Rimane al centro della questione la flessibilità:
- solo 15 aziende offrono la possibilità di rimodulare la pausa pranzo;
- alcune aziende hanno un orario d’entrata fisso e 35 aziende (5.288 colleghe e colleghi) non hanno neppure due minuti di flessibilità in uscita;
- alcune aziende mantengono un’ora e mezza di pausa pranzo, un’abitudine che nel 2025 può considerarsi ormai obsoleta e un ostacolo alla conciliazione vita-lavoro.
“In sintesi – commenta Alberto Giordano, Segretario di First Cisl Cassa Centrale Banca – da un lato ci sono stati passi avanti nella riduzione dell’orario e nell’introduzione di alcune flessibilità che, come riconosciuto dalle stesse aziende, non hanno comportato criticità particolari, dall’altro persiste una mancanza significativa di flessibilità reale per molti dipendenti. La discussione mette in luce la necessità di chiarezza nelle politiche, di uniformità nell’applicazione delle disposizioni a livello di gruppo, e di un maggiore confronto con i dipendenti per affrontare le sfide di un “mondo che cambia” in termini di conciliazione vita-lavoro”.
Trento, 28 luglio 2025
la Segreteria First Cisl Gruppo Cassa centrale banca
Il comunicato della Segreteria First Cisl Gruppo Cassa Centrale Banca