Veneto, con le Bcc persone e territori al centro

Le regioni e le provincie autonome del nord-est (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trento e Bolzano) rappresentano il 40,39% del totale degli sportelli Bcc a livello nazionale e, nel contesto macro-regionale, il Veneto esprime la quota maggiore pari al 37,16%.

I dati, interpretati da Giovanni Sentimenti del Comitato scientifico Fondazione Fiba, sono stati illustrati nella tavola rotonda organizzata da First Cisl Veneto: “Il Credito Cooperativo tra Europa e coesione territoriale”.

All’evento – introdotto da Giancarlo Pederzolli, segretario generale First Cisl Veneto, e moderato da Paolo Grignaschi del Network dirigenti Bcc First Cisl – hanno partecipato il segretario nazionale First Cisl con delega alle Bcc Pierpaolo Merlini, il direttore generale di Banca Annia Andrea Binello, il presidente di Bcc Prealpi San Biagio Carlo Antiga, il direttore generale di Bcc Prealpi San Biagio Girolamo Da Dalto e il presidente di Banca Patavina Leonardo Toson.

Il video integrale della tavola rotonda:

In relazione agli sportelli bancari, a livello nazionale i numeri evidenziano una flessione: nel 2000 l’intero sistema del credito (Abi e Bcc) operava tramite 28.194 sportelli (34.139 nel 2008), ridotti a 23.481 nel 2020.

In direzione opposta il credito cooperativo che, dal 2000 al 2020, ha incrementato la sua presenza: da 2.954 (10,48% del totale nazionale) a 4.204 sportelli (17,90%), mentre nel periodo 2003-2019 i comuni italiani in cui insisteva una Bcc sono passati da 2.298 a 2.635, di cui in 650 costituiscono l’unica presenza bancaria.

In Veneto i dati relativi al credito cooperativo riflettono l’andamento nazionale: gli sportelli Bcc – che a livello regionale rappresentano il 26,76% (anno 2019) del totale, 1 su 4 – sono aumentati da 403 nel 2000, pari al 13,64% del totale nazionale, a 631 nel 2020, pari al 15,01%, di cui: 133 nella provincia di Vicenza, 125 Treviso, 111 Verona, 110 Padova, 81 Venezia, 45 Rovigo e 26 nella provincia di Belluno.

L’intervento del segretario nazionale First Cisl con delega alle Bcc Pier Paolo Merlini

Nel suo intervento, Pier Paolo Merlini, segretario nazionale First Cisl, ha sottolineato come i temi emersi dal dibattito, quali “redditività, debancarizzazione del territorio, riduzione dei costi – quasi sempre riferiti ai costi del personale – devono essere affrontati in maniera diversa rispetto a come fatto finora. È necessario intraprendere una nuova strada, un nuovo percorso con la compartecipazione di tutti i portatori di interesse del credito cooperativo. Un mondo, quello del cooperativismo, che trae le sue origini dalla mutualità e dalla vicinanza alle persone e al territorio; prerogative di un settore che non deve omologarsi al resto del sistema bancario. La redditività, elemento essenziale per qualsiasi tipo di impresa, non può essere raggiunta esclusivamente riducendo gli sportelli e i dipendenti, ma ricercata attraverso nuove soluzioni. Questo è il tempo ‘del costruire’ e questo momento, storico nel suo dramma, deve diventare un’occasione per costruire assieme. Dobbiamo reiventare il futuro, perché tutti abbiamo la responsabilità di questo Paese e il credito cooperativo dovrà e potrà essere protagonista, interprete di un modo di fare banca nuovo. La sfida che ci attende è la volontà di prendere l’iniziativa prima che qualcuno ci costringa a farlo -conclude Merlini – e se questa è la strada First Cisl è pronta”.