Protocollo 24 marzo. A ognuno le proprie responsabilità

Le misure contenute nel Protocollo sottoscritto con Federcasse definiscono le regole con cui gestire le attività lavorative a tutela della salute di tutti i lavoratori.

Considerate le circostanze e le “mediazioni” insite in un processo di contrattazione, in cui l’economicità delle decisioni hanno differenti rilievi oltre al fatto che il settore è considerato un “servizio pubblico essenziale”, riteniamo che il Protocollo sottoscritto lo scorso 24 marzo sia la sintesi che più si avvicina alle necessità del momento.

Nonostante la Riforma, chiamata in causa esclusivamente per trarne qualche beneficio individuale, l’articolazione in cui è ancora suddiviso il credito cooperativo non ha certo favorito la rapidità decisionale che questo momento forse richiedeva.

L’omogeneità dell’applicazione delle regole su tutto il territorio si è rivelato un nodo molto difficile da sciogliere e solo l’unitarietà del tavolo sindacale ha consentito di “scrivere” un Protocollo che impegni tutti a rispettare le medesime regole.

A nostro avviso, la costituzione di una Commissione Nazionale permanente “per il monitoraggio congiunto delle novità normative in materia di contenimento e prevenzione della diffusione del COVID-19 integrata da un RLS per ciascuna delle Organizzazioni sindacali firmatarie, anche al fine di promuovere l’aggiornamento del presente Protocollo.” va nella giusta direzione, riuscendo a coniugare l’attuale momento con quello spirito mutualistico e solidaristico che da sempre contraddistingue il mondo della cooperazione

Inoltre, in coerenza con il punto 13 del Protocollo firmato da Cgil, Cisl e Uil con il Governo e le Parti sociali, tra cui Confcooperative, il 14 marzo u.s., quello sottoscritto con Federcasse stabilisce che: “Detta Commissione Nazionale riceverà le informazioni dei Comitati Aziendali istituiti per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo stesso. La commissione nazionale si riunirà il 3 aprile per una prima disamina degli effetti applicativi del presente Protocollo. Le Parti definiscono momenti informativi ai diversi livelli di interlocuzione sindacale per la migliore attuazione delle misure del presente Protocollo e delle sue successive modificazioni”.

Un progetto, un’occasione di vera partecipazione che come First Cisl abbiamo fortemente voluto, per il suo senso di adesione sociale e responsabile a un’emergenza che non ha precedenti.

Adesso però ognuno deve fare la propria parte e la responsabilità civile di ciascuno di noi nel rispettare e far rispettare le regole diventa un comportamento fondamentale. Necessario oltre che indispensabile.

Le filiali non possono essere fonte di assembramento e non lo saranno se faremo rispettare le regole. Nessuno può più impedire che gli afflussi non siano regolamentati.

Nessuno può pensare che un Protocollo differisca le responsabilità su altri, ognuno si assuma le proprie.

Come First Cisl vigileremo sull’applicazione del Protocollo e, se necessario, lo faremo anche con l’aiuto delle Autorità competenti.

Coordinamento CooperFirst

Allegato. Il documento a firma CooperFirst