Al termine del 3° Congresso di First Cisl Calabria, che si è svolto il 5 aprile 2025 a Feroleto Antico (CZ) presso il “T-Hotel”, il nuovo Consiglio generale regionale ha eletto Felice Simeone, 48 anni di Rende (CS), nuovo Segretario generale regionale, affiancandogli Antonello Greco, come Segretario aggiunto, e Maria Teresa Pugliese.
Alla presenza del Coordinatore nazionale, Domenico Iodice, del Segretario generale della Cisl Calabria, Giuseppe Lavia, e di numerosi delegati provenienti da tutte le province calabresi, si è tenuto un congresso partecipato e denso di contenuti, occasione preziosa per condividere riflessioni e prospettive sul ruolo del sindacato oggi.
Il titolo del Congresso, “Futuro in azione: sindacato, settore finanziario e intelligenza artificiale per una politica sostenibile e innovativa”, ha fatto da cornice ai tanti temi emersi nel corso della giornata, richiamando l’urgenza di un impegno sindacale capace di stare dentro le trasformazioni senza subirle. Nel corso della giornata si sono alternati interventi significativi, che hanno delineato il percorso svolto finora e le prospettive per il futuro di First Cisl Calabria, in un contesto economico e sociale in profonda trasformazione.
Giovanni Gattuso, reggente e segretario regionale uscente, ha aperto i lavori rivendicando il valore del lavoro collettivo svolto in questi anni, utilizzando la metafora sportiva del gioco di squadra, citata anche dal rugbista Martin Castrogiovanni nel corso Assemblea nazionale organizzativa First Cisl 2023. Gattuso ha sottolineato come, nonostante le difficoltà legate alle trasformazioni e al risiko del settore bancario e assicurativo, First Cisl abbia continuato a essere un punto di riferimento per lavoratrici e lavoratori calabresi. Ha ricordato il valore del ricambio generazionale nella nostra organizzazione sindacale, essenziale per rinnovare energie e idee, citando le nuove segreterie territoriali di Cosenza, Comprensorio “Magna Grecia” e Reggio Calabria, i segretari nazionali calabresi eletti negli ultimi congressi di Bcc, Bper e Credem, e tutti i dirigenti sindacali calabresi eletti nei congressi aziendali e di gruppo. Ha infine richiamato l’attenzione sull’evoluzione del contesto socio-economico in cui il sindacato opera, evidenziando come nel 2025 non si possa più pensare allo sciopero come l’unico strumento di lotta, soprattutto alla luce delle sempre più scarse adesioni ai recenti scioperi promossi da Cgil e Uil. Il sindacato – ha ricordato – è una “scelta vocazionale”, che spesso comporta sacrifici personali e di carriera, e che oggi richiede nuove forme di presenza e rappresentanza, anche alla luce dei cambiamenti legati all’intelligenza artificiale.
A seguire, l’intervento di Giuseppe Lavia, segretario generale della Cisl Calabria, ha evidenziato la qualità della rappresentanza di First Cisl, come dimostrato dall’ottimo rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Lavia ha insistito sulla necessità di promuovere processi di ricambio generazionale che siano però in grado di custodire e valorizzare quanto è stato costruito finora. Ha sottolineato come i settori rappresentati da First Cisl – banche, assicurazioni, riscossione e authority – siano strategici per la Calabria, una regione che deve imparare ad attrarre investimenti e a valorizzare le proprie risorse. Richiamando i temi congressuali confederali e affrontando il nodo della transizione digitale, ha ribadito che solo le transizioni “giuste”, cioè capaci di accompagnare e non stravolgere i sistemi produttivi, possono essere considerate realmente sostenibili. Ha chiuso citando Sant’Agostino: “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle”.
Domenico Iodice, responsabile nazionale del settore coordinamenti aziendali First Cisl, ha riconosciuto come, pur essendo una realtà territoriale piccola, First Cisl Calabria abbia saputo esprimere negli anni importanti iniziative. Iodice ha lanciato una riflessione sulla necessità di “riaccendere il sogno sindacale”, partendo dalla consapevolezza che dietro la desertificazione bancaria si nasconde un cambiamento più profondo, quello che ha visto il graduale indebolimento del “noi”, a favore di un individualismo esasperato. Ha proposto una rilettura della missione sindacale come azione di rilancio della persona nella sua dimensione relazionale, sottolineando come la partecipazione, inserita nel nuovo Ccnl Abi ed oggetto della Legge in approvazione al Senato, rappresenti un passaggio fondamentale per ridefinire il ruolo dei lavoratori all’interno delle imprese. Tra i temi toccati, le pressioni commerciali, evidenziando come il whistleblowing possa rappresentare oggi una leva di azione per il sindacato, vigilando su aspetti di tipo etico quali la sostenibilità, la governance, l’organizzazione del lavoro ed anche le pressioni commerciali. “Le aziende – ha sottolineato – temono oggi la perdita reputazionale almeno quanto lo sciopero”. Forte anche il richiamo alla sicurezza: i colleghi che abbandonano il lavoro per stress correlato alle pressioni commerciale devono essere considerati vittime di un sistema che può risultare tossico, così come avviene per altri settori colpiti da infortuni o incidenti sul lavoro. In conclusione, ha invitato i giovani sindacalisti a recuperare una narrazione collettiva e solidale, capace di contrastare l’individualismo dominante.
Il dibattito congressuale ha visto una partecipazione molto ampia e appassionata da parte dei delegati, che hanno condiviso esperienze e proposte per rafforzare il ruolo della Federazione nei luoghi di lavoro. Molti interventi hanno sottolineato l’importanza della formazione, in particolare per i nuovi quadri sindacali, da sviluppare sia a livello territoriale e regionale. È emersa con forza l’esigenza di istituire osservatori regionali sul credito, capaci di monitorare le dinamiche del settore e fornire dati e strumenti utili all’azione sindacale. Il dibatto ha più volte rimarcato l’urgenza di affrontare in modo consapevole e proattivo il tema dell’intelligenza artificiale: il sindacato deve essere protagonista nei processi di implementazione tecnologica, orientando le innovazioni affinché siano al servizio delle persone e non in loro sostituzione. Tra i temi più dibattuti anche il nuovo contratto Abi, il clima lavorativo nelle filiali, il rapporto con le altre sigle sindacali, e le politiche commerciali. Particolare entusiasmo ha suscitato la recente introduzione della possibilità di eleggere Rappresentanti sindacali territoriali (Rst), una sorta di “Rsa provinciale” con le medesime garanzie: un passo avanti che rafforza la presenza del sindacato nei territori.
Ha chiuso i lavori congressuali il nuovo segretario generale regionale, Felice Simeone, che ha ringraziato tutti i presenti per la fiducia accordata e ha indicato le sue priorità per il nuovo mandato: un sindacato sempre più partecipato, capace di valorizzare le competenze di ciascuno e di promuovere una cultura della formazione continua. Ha ribadito l’importanza di una crescita associativa fondata sul dialogo, sull’ascolto e sulla vicinanza ai lavoratori, con l’obiettivo di costruire insieme una nuova stagione di impegno e responsabilità condivisa.