Attenzione alla pausa pranzo in ufficio!

In questo periodo in cui la pandemia acuisce alcune situazioni di grande disagio per i lavoratori, ci preme sottolineare una circostanza che li espone a particolari rischi.

Infatti, mentre da un lato la dichiarazione di “Zona Rossa” porta alla chiusura degli esercizi di somministrazione di cibi e bevande, dall’altro permane l’obbligo per il bancario di rispettare l’art. 38 comma 7 punto “e” del vigente CCNL:

– Al personale è vietato di:
“entrare e trattenersi nei locali dell’impresa fuori dell’orario normale, salvo che ciò avvenga per ragioni di servizio”.

Ne deriva che la già ricorrente abitudine di restare in filiale/ufficio, attuata in particolar modo dai “pendolari”, è considerata un gesto arbitrario che può produrre effetti molto gravi e imputabili agli stessi lavoratori, nel caso di eventi che provochino danni a cose e/o persone, o, comunque, al patrimonio aziendale (es. rapine o eventi criminosi consumati durante l’orario di intervallo).

Non lasciamoci ingannare dalla sensazione di bonaria tolleranza delle Aziende cha apparentemente avallano tali comportamenti.
Spesso lo fanno per loro tornaconto.
Ricordiamoci che in caso di circostanze particolari o meglio nel caso in cui si verificassero i casi sopra elencati, le stesse Aziende non esitano a contestare tali comportamenti e porre a carico dei lavoratori relativi addebiti.

Richiamiamo quindi l’attenzione dei colleghi sui rischi che comporta il sostare in Banca in mancanza di espressa autorizzazione/accordo, ed invitiamo gli stessi a comunicare all’Azienda, anche tramite e-mail ai vari uffici competenti, l’eventuale sosta motivata dall’impossibilita’ di spostarsi, causa lockdown, e, in caso di espresso rifiuto, ad informarci e, conseguentemente, adottare qualsiasi comportamento consono all’attuale situazione.

Segreteria Regionale First Cisl Calabria