In Basilicata avanza la desertificazione bancaria, i dati First Cisl in Consiglio regionale

L’impoverimento del settore dei sevizi bancari comincia ad avere i contorni dell’emergenza. Sembra, infatti, non avere fine l’emorragia di filiali ed uffici di direzione del comparto bancario che stanno lasciando la regione Basilicata. L’ultimo esempio è la Banca Popolare dell’Emilia Romagna che ha deciso di spostare l’ultima direzione di area dividendo gli uffici tra la Puglia e la Campania. In realtà questo è solo uno di diversi passaggi di una fase più antica che ha visto chiudere anche diverse filiali di diversi gruppi bancari. La riorganizzazione geografica che è stata
applicata, inoltre, non pare trovare giustificazione.

Tale insostenibile situazione pare ancor più evidente considerando la storia della Banca Popolare del Materano acquisita dal gruppo emiliano. Sul fronte occupazionale in pochi anni, in Basilicata, si sono perse diverse centinaia di posti lavoro nel settore. La spinta verso la digitalizzazione di diversi servizi stride con una età media avanzata della popolazione che mostra tutte le proprie fragilità nell’utilizzo di tale tecnologia.

Il sit-in promosso dai sindacati confederali regionali Cgil, Cisl e Uil, con le rispettive categorie del credito, tenutosi in Basilicata lo scorso 8 gennaio davanti alla sede di Bper a Matera in occasione delle ultime chiusure effettuate dall’azienda bancaria, ha ottenuto l’importante risultato di catalizzare l’attenzione delle istituzioni regionali ai massimi livelli sul fenomeno della “desertificazione bancaria”. Ciò ha portato, dopo soli tre giorni, alla convocazione dei sindacati in Commissione bilancio della Regione e la verbalizzazione dell’impegno preso all’unanimità tanto dalle forze di opposizione quanto da quelle di maggioranza per aprire un tavolo permanente di confronto con gli stessi sindacati e realizzare nel più breve tempo possibile un “Osservatorio regionale sul credito e sull’attività bancaria”.

In quella sede la presentazione dei dati scientifici contenuti nell’Osservatorio nazionale sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba, negli interventi della Cisl e di First Cisl Basilicata, ha trasmesso a tutti i consiglieri regionali presenti la portata del fenomeno, di cui l’azienda Bper è stata solo l’ultima espressione cronologica, e la necessità di promuovere immediate azioni di risposta da parte delle massime istituzioni regionali contro la riduzione di presidi sociali che costituiscono ancora un argine concreto allo spopolamento demografico dei territori.

Nel merito, quindi, la proposta di un Osservatorio regionale sarebbe finalizzata a presidiare l’operatività dei settori finanziari e i correlati fenomeni economici, a monitorarne sotto il profilo sociale la qualità, l’efficacia e l’efficienza e a favorire il ruolo della rete commerciale delle banche come modalità di promozione del territorio. Il fenomeno della desertificazione bancaria anche nella regione può infatti seriamente pregiudicare l’accesso al credito per imprese e famiglie, assumendo, unitamente allo spopolamento demografico, i tratti di un vero e proprio allarme sociale. La speranza è che la costituzione di tale organismo possa quindi diventare utile strumento per favorire l’interlocuzione con le aziende del credito, mettendo in atto un circolo virtuoso che possa facilitare sia l’interesse privato che quello pubblico.

 

Qui i dati sulla desertificazione bancaria in Basilicata

Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba

Il comunicato unitario dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata e dei segretari generali di Fisac Cgil, First Cisl e Uilca Basilicata