Il silenzio degli indecisi

Piano di Uscite Volontarie: le Organizzazioni Sindacali negli incontri avvenuti durante questa settimana, il 20 e il 23 maggio, hanno tentato in ogni modo, con passi concreti e tangibili, di sbloccare una trattativa nella quale l’azienda, pur lamentando continuamente problematiche sulle tempistiche di un eventuale accordo, non ha mai, in oltre due mesi, avanzato relativamente alle assunzioni da effettuarsi a fronte delle uscite previste nessuna proposta numerica diversa da quella contenuta nel piano industriale e mai condivisa con le OO.SS.

Un silenzio lunghissimo, incomprensibile e dannoso, sintomo di indecisione: una trattativa dovrebbe essere composta da due controparti che si parlano e presentano proposte concrete, non da una sola che deve cercare di indovinare quali numeri abbia in testa l’altra: così non è una trattativa, ma un Quiz!

L’azienda ha oggi proposto di cambiare l’impianto della bozza di accordo e le modalità con cui calcolare le assunzioni previste, senza esprimere nessun numero continuando in maniera pervicace con lo stesso atteggiamento nebuloso che ha caratterizzato tutta la trattativa.

Nonostante le diffide da parte del Sindacato e la disponibilità a continuare a confrontarsi la prossima settimana, l’azienda noncurante di quanto espresso dalle OOSS, ha annunciato che inizierà a contattare, in via riservata, i lavoratori pensionabili che matureranno i requisiti per la pensione anticipata o per quella di vecchiaia.

Il Sindacato ha sempre sostenuto che i pensionabili dovrebbero essere inclusi in un accordo complessivo, per poter tutelare al meglio i lavoratori, gestendo collettivamente le modalità di uscita prevenendo in questo modo eventuali discriminazioni.

L’accordo dovrebbe inoltre prevedere una reale tutela del ricambio generazionale, stabilendo un rapporto di assunzioni rispetto alle uscite complessive tale da supportare adeguatamente i colleghi che rimarranno in attività.

La decisione unilaterale aziendale di contattare i c.d. “pensionabili” è quindi talmente grave che non abbiamo potuto che rispondere con la decisione di interrompere la trattativa per il fondo di solidarietà.

Restano sul tavolo di confronto altre tematiche, tra cui:

– la richiesta di un ulteriore versamento nella cabina di regia a favore delle armonizzazioni

l’inquadramento per i gestori premium e per i referenti di banca-assicurazione.

– la procedura appena aperta per la cessione del ramo d’azienda issuing e acquiring relativo all’attività monetica di Banco BPM a favore di Numia SPA (già BCC Pay Spa).

– l’accordo derivante dall’impegno sottoscritto di andare a definire i parametri del premio aziendale 2024 per poter permettere ai colleghi di percepire un premio anche cash con una tassazione ridotta

Milano, 24 maggio 2024

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