Ci siamo sbagliati

CI SIAMO SBAGLIATI:

QUALCOSA AUMENTA ANCHE PER NOI!

Riassunto delle puntate precedenti: Utile netto: +85% Proposta di premio aziendale: +0%

Abbiamo spesso scritto in questo lungo periodo che stava aumentando tutto tranne ciò che riguarda le/i dipendenti. Ci siamo sbagliati! Dobbiamo fare un “mea culpa” e dare a Cesare quel che è di Cesare, perché c’è una cosa che ha avuto in effetti un notevole incremento negli ultimi tempi per le/i dipendenti: le pressioni commerciali!

L’anno è iniziato con la direzione che ha distribuito generosamente budget molto alti per le vendite, ma questa generosità dove è finita nella trattativa sul VAP?

Sarebbe spontaneo credere che, dopo aver vessato la rete in ogni modo negli ultimi anni per cercare di spremere fino all’ultimo euro dalla clientela, con questi risultati qualunque “buon padre di famiglia” lascerebbe un pò di respiro, sapendo che in futuro potrebbero anche arrivare periodi decisament più bui dal punto di vista degli utili.

E invece no! Continua e, anzi, aumenta l’incessante martellare dei “battitori di tempo”, continuano e aumentano in modo inaudito e senza sosta, senza alcun rispetto non solo per la dignità, ma anche per la salute di colleghe e colleghi le telefonate, le richieste di dati e di appuntamenti, le riunioni i Teams (sempre per dire le stesse cose).

Sarebbe opportuno che questa azienda rileggesse l’accordo firmato il 21 dicembre 2018 e lo tenesse presente durante le riunioni tra i capi apicali e i capi hub, evitando di esercitare pressioni su di loro affinché trasmettano tali pressioni ai loro sottoposti.

Si chiede a colleghe e colleghi di vendere il più possibile minacciando come da questo potrebbe dipendere il futuro del gruppo ma si vogliono dividere gli utili solo con gli azionisti, non certo con loro, e non è certo con i sistemi di incentivazione mai condivisi con il sindacato a causa della loro poca trasparenza che si può colmare questa distanza!

Le segnalazioni che arrivano alla commissione politiche commerciali, seppur si tratti comunque di un numero inaccettabile per un’azienda che afferma “la necessità di un’organizzazione del lavoro che prevenga i rischi psico-sociali del lavoro ivi compreso lo stress lavoro-correlato”, sono solo la punta di un iceberg tanto sommerso quanto enorme perché l’organizzazione del lavoro è responsabilità aziendale!

Nell’invitare colleghe e colleghi a segnalare, direttamente o per il tramite del proprio sindacalista di riferimento, ogni comportamento in violazione degli accordi alla Commissione Politiche Commerciali e Organizzazione del Lavoro, ribadiamo a questa azienda che non basta intervenire sulle singole segnalazioni, se i messaggi che partono dall’alto continuano ad essere gli stessi di sempre!

L’azienda è responsabile di questa situazione così come della salute delle e dei dipendenti!

Milano, 15 febbraio 2023

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