Banco Bpm, First Cisl: accordo importante sulla rinegoziazione dei mutui dei dipendenti

Prevista la possibilità di passare dal tasso variabile a quello fisso senza oneri. Si potrà allungare la durata del mutuo o sospendere la rata sulla quota capitale in caso il rapporto rata – reddito risulti superiore al 40%

First Cisl, insieme alle altre sigle sindacali, ha raggiunto con Banco Bpm un importante accordo sulla rinegoziazione dei mutui a tasso variabile concessi a lavoratrici e lavoratori del gruppo e divenuti troppo onerosi a causa del rialzo dei tassi d’interesse. È prevista la possibilità di rinegoziare il contratto in modo che la rata si abbassi o si trasformi il tasso variabile in tasso fisso senza oneri, sempre che non vi siano rate rimaste insolute.

Viene inoltre fissato come criterio di accesso alla rinegoziazione un rapporto del 30% tra rata e reddito. Sarà possibile allungare la durata del mutuo o sospendere la rata sulla quota capitale se il rapporto rata – reddito sarà superiore al 40%.

“Si tratta di un accordo di grande importanza che finalmente offre alle colleghe e ai colleghi la possibilità di stipulare un mutuo a tasso fisso per la prima e la seconda casa – commenta Cristina Cavina, segretaria responsabile di First Cisl Gruppo Banco Bpm – Inoltre, si stabiliscono le condizioni per coloro che attualmente hanno un mutuo a tasso variabile, consentendo loro, qualora si trovino in determinate condizioni, di passare a un tasso fisso, allungare il piano di ammortamento o sospendere il pagamento della quota capitale”.

“Il valore e l’importanza della contrattazione di secondo livello si evidenziano soprattutto in frangenti come questo, in cui la condivisione tempestiva di problemi e di soluzioni tra parti sociali è la giusta chiave per dare risposte concrete ai bisogni delle persone del lavoro – sottolinea il coordinatore nazionale di First Cisl Domenico Iodice – Tra i grandi gruppi bancari Banco Bpm si è mosso efficacemente, per tempo e con gli strumenti adeguati della contrattazione collettiva”.