GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2022

Quest’anno la giornata internazionale delle donne ha come tema “Le donne in un mondo del lavoro in evoluzione verso un pianeta a 50-50 nel 2030 “.

Il tema fa riferimento all’obiettivo numero 5 dell’Agenda 2030 dell’ONU per uno sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals SDG) che, tra gli altri targets, si propone di raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze. Il mondo del lavoro è uno degli ambiti in cui le disparità di genere sono ad oggi più evidenti: dati relativi al bilancio di genere del 2021, presentato in parlamento a gennaio del corrente anno, evidenziano che il tasso di occupazione femminile (il rapporto fra le donne occupate e la popolazione femminile in età lavorativa) è sceso al 49%.

La pandemia ha danneggiato in maniera particolare i settori economici in cui le donne sono maggiormente occupate, commercio, turismo e ristorazione; inoltre, come dichiara la sottosegretaria al MEF Maria Cecilia Guerra, l’impatto della crisi generata dalla pandemia non solo ha portato una significativa perdita di posti di lavoro in settori dominati dalla presenza femminile, ma ha anche generato condizioni di lavoro peggiori, una accresciuta fragilità economica e un conflitto vita/lavoro ancora più aspro che in passato.

A questo contesto già particolarmente difficile, si aggiunge il fenomeno del “pinkwashing” (letteralmente “verniciatura rosa”), ovverosia l’escamotage attuato dai grandi brand per dimostrare di aver recepito il dettato della già menzionata Agenda 2030, che risolvono il problema della disparità di genere con una parità descrittiva e non sostanziale, nominando le donne in posizioni apicali solo per avere almeno sulla carta un equilibrio di facciata.

A questa logica non si sottraggono neppure i grandi gruppi del mondo del credito che si sono impegnati a creare percorsi dedicati all’empowerment femminile: peccato che, molto spesso, questi pacchetti formativi vengano elaborati da organismi esterni alle banche, organismi che, nella maggior parte dei casi, non sono a conoscenza delle reali esigenze delle destinatarie.

Come lavoratrici, quindi, non possiamo esprimere soddisfazione, la condizione delle donne nel nostro paese è ancora lontana da una reale parità e pertanto continueremo a lottare e vigilare contro tutte le forme di discriminazione nei luoghi di lavoro e nella vita di ogni giorno.