Bnl, i sindacati: dalle ambizioni alle frustrazioni

Di seguito il comunicato unitario delle Segreterie di coordinamento Gruppo Bnl di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin:

Dalle ambizioni alle frustrazioni
Senza la responsabilità dei ruoli apicali non ci può essere “intelligenza collettiva”

In questa caldissima estate dell’anno “della crescita”, la sola cosa che stiamo vedendo crescere, e anche in modo velocissimo, è l’indice di insoddisfazione, se non addirittura insofferenza delle persone che lavorano in Bnl.

La realtà lavorativa delle colleghe e dei colleghi in azienda è sempre più problematica nell’operatività quotidiana, fatta di continue vessazioni e pressioni che definire improprie sarebbe riduttivo.

Risulta evidente come il “timone della gestione commerciale” dell’azienda sia in mano a chi, quasi certamente, non ha né rispetto delle persone né conoscenza delle norme in materia di lavoro attualmente vigenti in Italia.

Vogliamo rammentare a chi crede ancora di trovarsi a dover gestire una piccola società del gruppo che il “mondo Bnl” è una realtà complessa; non appartiene a quest’azienda e utilizzare metodologie relazionali da “commedia fantozziana”, che offendono la dignità delle persone che vi lavorano!

Capita infatti che la Cco metta il “vestito buono” sui social per presentare gli accordi a favore delle persone (flexible working), ma poi intima a tutti i manager di non concederlo al rientro dalle ferie, come se non fosse una modalità di lavoro riconosciuta pari a quella in presenza!

Dunque, non si ha il coraggio di esporsi in prima persona ma, con minacce per nulla velate, si dà mandato nelle riunioni (G350) a fare pressioni sui manager di prossimità affinché si calpestino le previsioni del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) e degli accordi aziendali.

Di conseguenza a cascata i gestori subiscono, accumulando quotidianamente pressioni da più parti e nei modi più svariati (in barba alla circolare recentemente emanata!), addirittura costretti a “subire” e finalizzare le consulenze fatte ai clienti da direttori di vario livello per spingere sempre più in là l’asticella della vendita al massimo profitto. Al massimo della spremitura del cliente!

Nessuna pietà nemmeno per i casi più drammatici con situazioni familiari complicate, per cui per le persone diventa davvero difficile poter conciliare vita familiare e lavoro!! Davvero incredibile se pensiamo che questa azienda, specialmente in prossimità delle feste, è così attenta a far vedere al mondo che è in prima fila per ricercare cura e benessere per tutti!

Che dire delle situazioni in Rete unica? La ricerca dei margini è talmente “spinta” che arrivano indicazioni di sottoscrizioni di Piani di accumulo (Pac) con rate iniziali elevate in modo da generare contribuzione, senza pensare al danno potenziale in termini di rischio reputazionale e operativo.

O peggio, al Csc dove vengono richieste un numero minimo di telefonate da prendere e viene “contabilizzato” il tempo tra un’attività e l’altra, richiedendo impropriamente che questo non superi i 60 secondi!!!

Ciliegina sulla torta: registriamo anche provvedimenti disciplinari diffusi per semplici enquiries su altri sportelli, sollecitati da clienti “esterni” all’agenzia, frequenti in questi periodi di mobililità e ferie. Ma attenzione, queste enquiries generano allert automatici che non vanno raccolti “sic et simpliciter” senza analizarne il motivo!!!

Tutti questi sono segnali di una gestione senza connessione, che mina a tutti livelli la collaborazione e distrugge ogni desiderio di ambizione.

In questo quadro sconfortante, l’istinto di sopravvivenza delle persone porta inevitabilmente a “guardarsi intorno”, nel tentativo di cercare soluzioni lavorative in cui venga messa davvero “al centro” e valorizzata la persona, in quanto primo patrimonio dell’azienda. Sarebbe interessante capire quanto ci sono “costate” le numerose dimissioni con inevitabile perdita delle professionalità e di clientela.

Per quanto riguarda le pressioni commerciali – il tema più caldo di questa estate, come abbiamo già fatto presente alla direzione con tutta la veemenza possibile – non siamo più disposti a sopportare questo modello di costante impropria spinta alla vendita! A cominciare dalle “sciampate”, fatte spesso con toni e modi vergognosi attraverso One to One (responsabili-gestori) che impediremo a costo di portarli anche in Abi (anche portando registrazioni se necessario!).

Certamente noi, il sindacato, non rinunceremo mai a tutelare con forza lo straordinario patrimonio Bnl composto dalle donne e dagli uomini che, responsabilmente, con il loro lavoro sostengono ogni giorno quest’azienda!!!

Roma, 29 luglio 2025

Segreterie di coordinamento nazionale Gruppo Bnl
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin


Il comunicato sindacale unitario

Il sito di First Cisl Bnl – Gruppo Bnp Paribas