Ipotesi tassi negativi in UniCredit, sindacati critici, l’interesse della rete

Corre on line la presa di posizione dei segretari generali di Fabi Lando Maria Sileoni, di First Cisl Riccardo Colombani, di Fisac Cgil Giuliano Calcagni, di Uilca Uil Massimo Masi e di Unisin Emilio Contrasto che contestano l’intenzione del numero uno di Unicredit, Jean Pierre Mustier, il quale ha proposto di applicare tassi negativi sui risparmi dei clienti superiori a 100.000 euro.

Questa la rassegna dei titoli che inizia con il Sole 24 ORE: “UniCredit e tassi negativi, sindacati compatti: «Iniziativa scellerata»”. Lettera 43 e Tiscali news rispettivamente titolano: “Per i sindacati i tassi di Unicredit sono negativi” e “Unicredit, sindacati a Mustier: tassi negativi mossa scellerata”. Sulla stessa lunghezza d’onda Advfn: “Banche: sindacati a Mustier, annuncio su depositi è iniziativa scellerata”.

Non tanto diverso il titolo cui ricorre la sezione economica del Corriere della Sera: “UniCredit: sindacati contro Mustier su tassi negativi, iniziativa scellerata”. Mentre Wall Street Italia rimarca come in “Unicredit, sindacati bocciano ipotesi tassi negativi”, anche su Borsa Italiana il tono non cambia: “UniCredit: sindacati contro Mustier su tassi negativi, iniziativa scellerata”.

Puntano la loro attenzione sugli effetti dell’eventuale decisione di UniCredit Borse.it, Finanza.comTradelink.it che titolano: “UniCredit, sindacati contro Mustier su tassi negativi e subholding tedesca: così si rischia fuga capitali da seconda banca Italia”.

Tutti i siti riportati rilanciano la posizione espressa dai segretari generali di Fabi Lando Maria Sileoni, di First Cisl Riccardo Colombani, di Fisac Cgil Giuliano Calcagni, di Uilca Uil Massimo Masi e di Unisin Emilio Contrasto. “Ancora una volta – rimarcano nel comunicato unitario – Monsieur Kepi Blanc, Jean Pierre Mustier, tira fuori il coniglio dal cilindro, teorizzando nelle vesti di nuovo presidente della Ebf, e non in casa nostra bensì alla Bfm francese, l’applicazione di tassi negativi per la clientela del Gruppo Unicredit con depositi oltre i 100 mila euro. Non possiamo non tirare le fila rispetto alla gravissima affermazione di inizio estate che etichettava il nostro Paese come «non profittevole» e all’idea delle ultime ore di creare una sub holding tedesca, e non vedere una chiara e pericolosa operazione volta ad indebolire il sistema Paese determinando una fisiologica fuga di capitali dalla seconda Banca del Paese”.

“Anziché applicare tassi negativi – concludono i sindacalisti – si studi, come da tempo suggeriamo, come utilizzare profittevolmente i depositi bancari a vantaggio non solo degli azionisti e degli Amministratori delegati ma a beneficio delle imprese, dei territori e delle famiglie del Paese”.