Carta delle donne in banca, si aspettano adesioni

Rafforzare il valore della diversità di genere, riconoscendola quale risorsa chiave per lo sviluppo, la crescita sostenibile e la creazione di valore in tutte le aziende: questo l’intendo dichiarato da Abi nel firmare la Carta “Donne in banca: valorizzare la diversità di genere”.

Nel settore bancario le donne rappresentano quasi la metà della forza lavoro (45,9%), ma salendo nei ruoli chiave la presenza femminile appare ancora troppo bassa, come conferma uno studio First Cisl.

La Carta, nell’intento dell’associazione, vuole essere uno strumento a disposizione delle aziende per sostenere il loro impegno per le pari opportunità, in linea con quanto previsto anche dalla disciplina vigente sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento.

La Carta è aperta all’adesione di tutte le imprese bancarie e finanziarie, anche non associate all’Abi – per ora solo Crédit Agricole Italia ha aderito – e impegna a valorizzare le proprie politiche aziendali secondo i seguenti principi per le pari opportunità:

  • promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e aperto ai valori della diversità, anche di genere;
  • rafforzare le modalità di selezione e sviluppo idonee a promuovere le pari opportunità di genere, in un ambito aziendale orientato a ogni livello alle pari opportunità di ruolo e parità di trattamento;
  • diffondere la piena ed effettiva partecipazione femminile a ogni livello aziendale;
  • promuovere la parità di genere anche al di fuori della banca, a beneficio delle comunità di riferimento;
  • realizzare opportune iniziative per indirizzare e valorizzare le proprie politiche aziendali in materia di parità di genere.
L’elenco dei firmatari sarà pubblicato nel sito internet dell’Abi.