Di seguito il comunicato delle Segreterie di Coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin del Gruppo Unicredit, che riporta la comunicazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la salute e la sicurezza sull’importante tema della valutazione aziendale dello stress lavoro-correlato:
La valutazione aziendale dello stress lavoro-correlato:
ascoltare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit
Lo scorso 15 luglio l’azienda ha pubblicato una news sul portale aziendale avente ad oggetto la valutazione dello stress lavoro-correlato.
Pertanto, a breve potreste essere invitati a partecipare a questo importante momento di ascolto, ricevendo una mail dall’indirizzo di posta elettronica focusgroup@commetodi.com.
Questa valutazione non è una semplice people survey o un’indagine di clima, ma corrisponde ad un preciso obbligo di legge per il datore di lavoro, allo scopo di monitorare il fenomeno stress lavoro-correlato, inteso come “una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali e che avviene quando le richieste dell’ambiente lavorativo superano le capacità individuali del lavoratore di farvi fronte”.
In termini scientifici, lo stress lavoro-correlato rappresenta una risposta psico-fisiologica a fattori di rischio psicosociali, come ad esempio: pressioni commerciali, carichi di lavoro eccessivi o mal distribuiti; mancanza di controllo sul proprio lavoro; ambiguità o conflitti di ruolo; relazioni interpersonali disfunzionali; mancanza di supporto da parte di superiori o colleghi; precarietà lavorativa o scarsa chiarezza sui compiti.
La normativa che disciplina la prevenzione dello stress lavoro-correlato è principalmente contenuta nel Testo unico sulla Salute e sicurezza sul lavoro (Decreto legislativo numero 81 del 2008), nel quale è stabilito che: “La valutazione dei rischi […] deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004”.
Nella precedente rilevazione del 2017 fu adottato, con ottimi risultati grazie alla ampia partecipazione di colleghe e colleghi, lo strumento di analisi del questionario percettivo, sottoposto in forma anonima al 100% dei lavoratori di Unicredit, mentre nella rilevazione attuale l’azienda ha deciso di utilizzare lo strumento dei focus group su un campione rappresentativo di lavoratori di Unicredit, principalmente in modalità da remoto.
I focus group rappresentano una tecnica di rilevazione basata sulla discussione tra un gruppo di persone (lavoratori) alla presenza di uno psicologo del lavoro, che nel caso di Unicredit coinvolgeranno su base volontaria ed anonima circa 4mila colleghi, selezionati dal partner scientifico COM Metodi.
In veste di rappresentanti dei lavoratori per la salute e sicurezza (Rls), prendiamo atto della scelta aziendale in merito allo strumento da utilizzare per l’ascolto dei lavoratori, esortando i colleghi che verranno convocati per i focus group, ad esprimere liberamente la propria opinione su una tematica di importanza fondamentale per il benessere di tutti noi, affinché emerga correttamente e compiutamente la percezione dei lavoratori di Unicredit del fenomeno stress lavoro-correlato.
Evidenziamo che a più riprese i rappresentanti dei lavoratori per la salute e sicurezza, durante il processo di consultazione, hanno espresso all’azienda e alla società partner COM Metodi le proprie perplessità e riserve in merito all’eventualità che l’uso esclusivo dei “focus group” non sia la scelta più idonea a far emergere l’effettiva rilevanza dei fattori stressogeni, chiedendo invece di prevedere un mix di strumenti, realizzando un raccordo tra il questionario rivolto al 100% dei lavoratori (strumento già utilizzato nel 2017) e i focus Group su un campione del 10% di lavoratori.
A nostro parere, infatti, una idonea e completa valutazione del rischio stress lavoro-correlato, fondata su una combinazione dei migliori strumenti di rilevazione, contribuisce a proteggere in maniera effettiva la salute dei lavoratori, a migliorare le condizioni lavorative e il benessere organizzativo e a rafforzare la fiducia interna.
Come potrete ben immaginare, al di là di tutto quanto sopra argomentato, l’intero processo di valutazione sarà determinante per aumentare il benessere organizzativo e pertanto vi invitiamo, per qualsiasi informazione, a contattare preventivamente alla data di invito ai focus group il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o il vostro sindacalista di riferimento e di segnalare loro le eventuali difficoltà e/o criticità che si dovessero riscontrare nello svolgimento dei focus group stessi.
Milano, 7 novembre 2025
I Rappresentanti dei lavoratori per la salute e sicurezza
nel Gruppo Unicredit
Il comunicato delle Segreterie di Coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin del Gruppo Unicredit
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