La desertificazione bancaria non conosce soste. Continua a incedere, privando dei servizi finanziari ampie zone del territorio nazionale. Il trend del disimpegno viene confermato dall’ultimo report della Fondazione Fiba di First Cisl, puntualmente rilanciato dalla stampa.
“Altri 261 sportelli bancari chiusi in primo semestre. Senza filiali 3.415 comuni” titola Ansa. Stessa impostazione per AdnKronos, mentre Agi scrive: “Addio sportello, le banche abbandonano il territorio per il web”. Il Sole 24 Ore evidenzia nel suo titolo che “L’emiliana Bper (con Sondrio) alla conquista della Lombardia: è la prima banca per sportelli”. Nel sottotitolo aggiunge: “Il risiko mostra il primo impatto sulla presenza fisica: Bper avrà 673 filiali (17,9% del totale), davanti a Banco Bpm (523, 13,9%), Intesa Sanpaolo e Iccrea, entrambe a 501 ossia il 13,4%”.
Accomunati dalla stessa titolazione la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, Economy Magazine, Quotidiano Nazionale, Informazione.it, IntermediaChannel.it, Tiscali News, RoboReporter: “Desertificazione bancaria, chiusi 261 sportelli nei primi sei mesi 2025. Bper prima realtà in Lombardia”. Riflettono la medesima impostazione anche Il Resto del Carlino, La Nazione, Gazzetta di Mantova, L’Arena, Brescia Oggi, Quotidiano della Sicilia, il cui titolo è: “Altri 261 sportelli bancari chiusi in primo semestre 2025”.
Per Borsa Italiana e Teleborsa l’aggiornamento sulla desertificazione bancaria italiana registra la chiusura di altri “261 sportelli nei primi sei mesi 2025. Bper prima realtà in Lombardia”. SimplyBiz riporta: “Desertificazione bancaria, Fondazione Fiba: chiusi 261 sportelli nel I semestre 2025. Bper prima realtà in Lombardia per effetto del risiko bancario”.
Il Giornale unisce gli effetti del risiko bancario a quelli della disimpegno delle banche. Il giornalista Marcello Zacchè scrive: “Il cosiddetto risiko bancario si fa sentire anche in Lombardia, con la prima grande novità: il gruppo più presente sul territorio della regione non è più lombardo, bensì emiliano: è la Bper, Banca popolare dell’Emilia Romagna”.
“Nel vostro Comune non c’è nemmeno uno sportello bancario? Siete, purtroppo, in buona compagnia: 4,7 milioni di italiani (+1,8% in sei mesi) vivono ormai in comuni senza alcun sportello, altri 6,5 milioni (+3%) in territori in via di “desertificazione” bancaria: hanno cioè ancora un unico avamposto bancario prima della resa totale” – lo evidenzia il giornalista Paolo M. Alfieri su Avvenire firmando un servizio dal titolo “Quei comuni senza una banca: chiuse altre 261 filiali in 6 mesi”.
Delle ricadute sul territorio si occupano anche altre testate. CityWire segnala che “La desertificazione bancaria in Italia non si arresta. Nei primi sei mesi del 2025 sono stati chiusi 261 sportelli bancari, pari a un calo dell’1,3% rispetto a fine 2024”. La Sicilia titola “In Italia quasi un comune su due non ha uno sportello bancario: in Sicilia calo inesorabile”. Per la Gazzetta del Sud: “Sempre meno sportelli bancari in Italia. Sono oltre 3.400 i comuni senza filiali: tra le regioni più colpite c’è la Sicilia”. Anche LiveUniCt sottolinea come la Sicilia sia tra le regioni più colpite con chiusura di “decine di sportelli in sei mesi”. Nove da Firenze rilancia il report First Cisl sulla desertificazione in Italia proponendo un focus sulla Toscana. “Sempre meno banche nei territori ma la provincia di Grosseto tiene”, scrive Il Tirreno. Tv Sei si occupa della desertificazione bancaria segnalando che “l’Abruzzo è la terza regione più colpita”. Per L’Altra Voce: “Banche, la desertificazione lucana si allarga”. Le Cronache Lucane sottolinea: “La Basilicata perde le banche, allarme sottovalutato”.
Sui temi correlati alla desertificazione bancaria, e ripresi dalla stampa, è intervenuto il Segretario generale nazionale First Cisl, Riccardo Colombani, che ha dichiarato: «Il risiko sta modificando i rapporti di forza tra i gruppi bancari sui territori. Una banca con origine popolare come Bper, storicamente radicata in Emilia Romagna, è, sommandovi la rete di Popolare Sondrio, la prima realtà in Lombardia in termini di presenza territoriale, cioè di filiali, detenendone quasi il 18% del totale. È di fondamentale importanza che Bper non dimentichi la sua storia e che sappia valorizzare la cultura d’impresa di Popolare di Sondrio, non andando oltre le poche vendite richieste dall’Antitrust e continuando a garantire il radicamento anche in regioni come Sardegna e Calabria, dove la presenza del gruppo è da sempre rilevante. È proprio la progressione dimensionale della stessa Bper – prosegue – a dimostrare che si può coniugare l’interesse del lavoro con quello degli azionisti, delle famiglie e delle imprese anche in aree territoriali più svantaggiate economicamente».
«La territorialità – ha concluso Riccardo Colombani – è elemento inscindibile della cooperazione a mutualità prevalente. Il Gruppo bancario cooperativo Iccrea, secondo per numero di sportelli a livello nazionale, ha quasi appaiato Intesa Sanpaolo in testa alla classifica. Anche il gruppo cooperativo Ccb è posizionato al quinto posto nella classifica dei gruppi bancari per numero di filiali. È auspicabile che il sistema delle Bcc, nel rilanciare l’equilibrio tra l’attività di coordinamento dei gruppi e l’autonomia funzionale di ogni singola banca, possa essere ancora più protagonista nel sistema bancario italiano impiegando il capitale di cui dispone in abbondanza per aumentare le sue quote di mercato».
Qui il 13° Report dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl aggiornato al 30 giugno 2025
Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba