Mps e Mediobanca. Dopo l’Ops lanciata nelle scorse ore dall’istituto senese il giornalista Pietro Saccò ha intervistato il Segretario generale First Cisl Riccardo Colombani. Di seguito l’intervista su Avvenire dal titolo «Il piano non minaccia la biodiversità del settore»:
«I business sono altamente complementari» dice Riccardo Colombani, segretario del sindacato dei bancari First Cisl, che è positivo sull’operazione tentata da Mps. Il risiko bancario in Italia si scalda ancora con l’operazione Mps-Mediobanca. Che effetti potrebbe avere la nascita di questo “terzo polo” del settore?
La nascita del terzo polo bancario non ci ha mai appassionato. Siamo sempre stati contrari a tutte le operazioni di concentrazione fondate esclusivamente su sinergie da costi, perché sapevamo che avrebbero ridotto l’occupazione e la presenza fisica sui territori, con le conseguenze negative per imprese minori, per la riduzione del credito concesso, e per le famiglie, soprattutto per le persone anziane che utilizzano l’internet banking con difficoltà. L’offerta pubblica di scambio volontaria di Mps, finalizzata al controllo di Mediobanca, ha razionali diversi perché i due business sono altamente complementari e la volontà dichiarata consiste nel proteggere e valorizzare i due marchi storici della finanza italiana. Se la realizzazione sarà coerente al progetto industriale descritto non ci sarà una perdita di biodiversità. Diversamente, ci saranno conseguenze negative per tutti gli stakeholder e riverberi reputazionali per la compagine sociale. Non dimentichiamoci che il Mef con l’11,7% del capitale è ancora l’azionista di maggioranza relativa.
Dal punto di vista del credito a famiglie e imprese, che resta il ruolo principale delle banche, un’operazione del genere può aiutare?
La complementarietà dei business, delle competenze e delle reti, almeno sulla carta, può determinare un aumento della quota di mercato del credito sia verso le imprese, che verso le famiglie. La diversa natura dei due gruppi bancari comporta un patrimonio clienti che risulta dalla somma delle due realtà. Almeno, a livello teorico, i clienti potranno contare su un novero di prodotti più ampio e quindi su un miglior soddisfacimento dei propri bisogni. Staremo a vedere alla prova dei fatti. Di certo, sarebbe sbagliato e controproducente ipotizzare un aumento dei ricavi esclusivamente con le commissioni da servizi di investimento o con l’ampliamento della quota di mercato del credito al consumo.
E che aspettative avete per l’occupazione?
Mps conta 16.691 dipendenti, che le permettono, attraverso 1.269 sportelli, di svolgere un ruolo fondamentale sui territori a sostegno di imprese e famiglie, con una presenza forte nell’Italia centrale. Le persone occupate nel gruppo Mediobanca sono aumentate negli ultimi cinque anni da 5.010 a 5.368. Sono impiegate in Compass, che vanta 179 sportelli per vendita di prodotti di credito al consumo, e nella rete di 101 sportelli di Mediobanca Premier, specializzata nel private banking, 61 dei quali localizzati al Nord, oltre che nelle funzioni centrali, concentrate a Milano. Vigileremo con attenzione sulla realizzazione dell’operazione, anche se la complementarietà dei business rappresenta un indubbio fattore di garanzia. È però necessario che l’operazione, proprio perché mirata alla creazione di un polo bancario innovativo, valorizzi l’occupazione sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.
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